Prosegue senza sosta l’ attacco ad Equitalia. Questa volta ad esser prese di mira, sono state le sedi di via Aurelia a Roma, dove alcuni manichini “impiccati” sono stati ritrovati davanti l’ edificio, e di Napoli, dove tre ordigni sono esplosi presso la sede di Equitalia di corso Meridionale causando tanta paura ma danni circoscritti e fortunatamente nessun ferito.
I quattro manichini, piazzati nella notte dall’associazione di destra “Roma Nord” che ne ha rivendicato l’azione, erano appesi al primo piano del palazzo, in via Aurelia, con scritte che denunciavano i “metodi di riscossione”. Ad uno dei manichini ad esempio, è stato appeso un cartoncino: “Non ho pagato una multa da 30 euro”.
A Napoli, invece, la deflagrazione è avvenuta poco dopo le 23 quando le tre bombe carta, avvolte nei giornali, sono scoppiate quasi contemporaneamente mandando in frantumi due vetrine e danneggiando le saracinesche dei locali di riscossione delle tasse situati all’incrocio di via Padova.
Secondo i rilievi della polizia scientifica e degli artificieri, gli esplosivi sono stati innescati da un bengala di cui sono stati anche rinvenuti alcuni resti e collocati nelle maglie delle saracinesche, nell’intercapedine con i vetri delle porte.