A Roma la Meloni candida a Rachele Mussolini

‘Siamo in piena campagna elettorale, è appena stato arrestato un sindaco del Pd e Renzi prontamente si collega a Facebook per annunciare che vuole abolire il bollo auto e tagliare l’Irpef. Il mago della distrazione di massa. Secondo voi è o non è un venditore di pentole?’. Giorgia Meloni ha parlato a tutto tondo durante il suo intervento a Rtr 99. Da Renzi, ha spiegato, di non aspettarsi nulla di particolarmente leale. Penso che il suo endorsement a Giachetti tradisca la debolezza del candidato. Il fatto che il premier abbia bisogno di scendere pesantemente nella campagna elettorale vuol dire che nei sondaggi le cose non vanno benissimo e quindi è un buon segnale perché vuol dire che sono deboli. La Meloni ha spiegato anche che la candidatura di Rachele Mussolini, nata dal secondo matrimonio di Romano Mussolini, padre anche di Alessandra Mussolini, era in campo già da molti mesi, da quando Forza Italia era ancora concentrata sulla candidatura di Bertolaso, e non c’era neanche l’ipotesi della candidatura di Alessandra Mussolini,  visto che lei aveva detto che Bertolaso era pessimo: ‘Alessandra aveva bocciato anche Marchini, poi ha scelto di candidasi per lui. Voglio candidare Rachele come persona, non per il suo cognome. È la mamma di due bambini, una professionista, laureata che lavora part-time. Una delle tante ragazze in Italia che non hanno un lavoro all’altezza della loro formazione. Penso che il suo cognome non possa essere né un vantaggio, ma neanche uno svantaggio’.  

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