A Roma seconda edizione del ‘Premio d’arte contemporanea’ organizzato da ‘M.F.Eventi’ e curato da Monica Ferrarini

‘M.F. Eventi’ è un’associazione che opera nel settore dell’arte, della cultura e della promozione culturale,  fondata e promossa dalla  curatrice e critica d’arte Monica Ferrarini.  La finalità è quella di offrire una comunicazione innovativa che sia funzionale al futuro degli artisti coinvolti. M.F. Eventi opera tu tutto il territorio nazionale e,  attualmente,  ha la sua base operativa a Roma. La Ferrarini lavora come curatrice e critica d’arte indipendente ideando e organizzando eventi in numerose locations istituzionali e  scrivendo testi critici per cataloghi a corredo di mostre di arte contemporanea. E’ socio fondatore e vice presidente dell’Associazione culturale e galleria d’arte ‘Artime arte contemporanea’,  socio  del club Unesco ‘Carrara dei Marmi’,   è stata uno dei sei membri della giuria nazionale Unesco per il premio nazionale ‘La Fabbrica nel Paesaggio’. Nell’aprile dello scorso anno ha ricevuto una targa di merito da parte dell’Ambasciata  del Guatemala per aver curato la personale di pittura di Marta Reyes.  Il 10 giugno prossimo la ‘M.F. Eventi’ presenta la seconda edizione del premio d’arte contemporanea presso lo ‘Spazio Macsi’ di Roma. Si potranno vedere le opere selezionate dal 10 al 16 giugno, quando   la giuria tecnica,  composta da storici dell’arte e giornalisti, decreterà i vincitori del premio d’arte con il conferimento di targhe al merito. Saranno assegnati 4 riconoscimenti di merito: premio pittura, premio scultura, premio del pubblico e un premio speciale rilasciato dallo spazio espositivo che permetterà al vincitore di partecipare  alla loro prossima collettiva di ottobre. I momenti della premiazioni saranno ripresi dalla trasmissione televisiva Arte 24 che documenterà l’intera manifestazione. La mostra unisce artisti,  internazionali e non, che intendono celebrare l’arte nel suo compito di saper suscitare sensazioni in un momento di condivisione tra le opere esposte  ed il  pubblico. Forniamo poche notizie sugli artisti che esporranno le opere:

Elio Atte nasce come pittore autodidatta fortemente attratto dalle matite e dai pennelli sperimentando la china, le tempere, l’olio ed i pastelli. Si dedica con passione alla fotografia riuscendo a fonderla con il suo stile pittorico che parla di sensazioni e di sogni che vengono fissati sulle tele. Ha partecipato a diverse estemporanee.

Catia Beatrice è una pittrice che si esprime attraverso numerose tecniche espressive, tra le quali l’integrazione delle malte nei propri dipinti a oli,  e la lavorazione delle ceramiche dipinte  a mano. E’ specializzata in restauro ed  ha collezionato diverse personali.

Roberto Castellucci esprime nelle sue tele, realizzate con diverse tecniche pittoriche,  che vanno dall’acrilico alla vernice, dalla nitro  alle sabbie con   una vena romantica che sfugge alla geometrica rigidità artistica.

Agnieszka Ceccarelli è una pittrice autodidatta.  Le sue opere  catturano ed esprimono la vita interiore e parlano di sentimenti ed emozioni.

Antonietta D’Amico è un’affermata ceramista formatasi attraverso un percorso artistico molto netto.

Brenda Estrada è una autodidatta  profondamente radicata alle sue radici guatemalteche. Affermata artista dipinge e scolpisce presentando a livello internazionale le sue opere.

Fabrizio Gaggiotti è un artista pittore contemporaneo di corrente fortemente astratto-informale.  Nelle sue opere domina un intreccio sapiente di diversi materiali che vanno dalle tele ai materiali plastici.

Germana Galdi si forma da autodidatta e  si avvicina all’acquerello dopo aver sperimentato diverse tecniche quali pittura su stoffa, tempera, lavori di china, disegni di abiti e studio di nudo. Spinta dal desiderio di esprimere qualcosa di più elaborato porta alla luce le sue potenzialità con un acquerello insolito utilizzando un simbolo naturale e alchemico come l’acqua. Predilige sempre lavori nei quali particolari piccoli e minuziosi accentuano la difficoltà di esecuzione.

Andrea Croci (Gioppo)  si dedica alla pittura e alla scultura realizzando opere di varia natura utilizzando  prevalentemente materiali riciclati. La sua ricerca artistica spazia  dalla pittura alla grafica ed   alla scultura,  avendo come fine l’indagine, non solo sulle qualità espressive della materia, ma anche  sull’ impatto emotivo che  genera negli osservatori.

Yasmina Heidar è una scultrice egiziana molto conosciuta che si esprime anche in scultura in ceramica e vetro scultura.  Yasmina ha partecipato a varie mostre e workshop in Egitto, Italia, Germania e Turchia.

Flora Jorio ha studiato painting presso l’Accademia di Belle Arti di Roma maturando successivamente un personalissimo stile pittorico.   E’ una pittrice figurativa che ha dedicato anni di studio alla storia dell’arte e alle tecniche pittoriche. Attualmente si esprime in un figurativo ricercato e consapevole.

Fernanda Mancini è una pittrice che si esprime artisticamente nell’area di confine tra parola e immagine. Lavora prevalentemente  con inchiostro, pastello e carbone facendo emergere in trasparenza antiche presenze che si esprimono in immagini.

Franco Mauroni è un musicista che si è sempre dedicato alla pittura, iniziando la sua ricerca richiamandosi alle avanguardie del Novecento.  Ha partecipato a numerose collettive. Ha elaborato uno stile personale che, pur rifacendosi a forme naturalistiche, approda ad una ricerca di carattere informale anche attraverso l’esaltazione della materia pittorica.

Bruna Milani è una  pittrice acquerellista autodidatta.  I colori forti e contrastanti ricostruiscono il percorso creativo di una ricerca che è il risultato che fonde reale ed immaginario.

Giovanna Minei nel suo percorso formativo ha sperimentato varie tecniche specializzandosi in pittura figurativa, incisione e fotografia. Approfondisce la conoscenza della tecniche grafiche, in particolare dei pastelli, matita, china, specializzandosi nella produzione di ritratti  personalizzati e paesaggi.

Davide Nardi denota  un approccio di stampo quasi catartico alla pittura, per tirar fuori emozioni e sentimenti nascosti con  una pittura onirica e introspettiva.

Stefano Ortolani è un pittore ed uno scultore.  Il legno d’ulivo è divenuto poi  il guscio in cui esprime una scultura nuova,  nata  e cresciuta dallo spessore naturale della materia ed  espressa in  figure umane longilinee.

Paola Rasile, pittrice, ha sperimentato diverse tecniche innovative e predilige la pittura su tela che dipinge direttamente sul pavimento. I suoi dipinti sono astratti con immagini tratte da ispirazioni casuali.

Marta Reyes è un’affermata artista guatemalteca che porta con sé il bagaglio espressivo della sua formazione che coincide con la terra dei Maya. La Reyes proietta una memoria sedimentata nella sua forte carica creativa in cui lascia indelebilmente il suo tratto creativo.

Roberto Servi è un’artista che si esprime prevalentemente nell’arte figurativa, in particolare per le opere scultoree che continua ad eseguire. La ricerca di Servi esprime una nostalgia per l’arte del passato che rivisita nella sua classicità riutilizzando i materiali più caldi quali l’argilla ed il legno.  Le sue opere danno vita ad un proprio stile personale dove sono evidenti le sue doti plastiche sia sul piano della composizione sia per ciò che riguarda il dettaglio. I soggetti sono studiati dal vero attraverso numerosi disegni interpretati anche con la tecnica dell’affresco nei quali il chiaroscuro e il colore esaltano le  forme. La sua è una scultura narrativa, di stampo classico, affascinante e armonica.

Anna Szelényi è un’artista ungherese, internazionalmente affermata,   che ha vissuto e attraversato una libertà piena nel campo dell’arte e della sua manifestazione artistica. Ovviamente parlo di un tempo in cui  si offrì ad artisti indipendenti di esporre all’estero ed essere, al contempo,  ricettivi all’arte contemporanea straniera. Questa realtà di fatto ha  influenzato anche inconsciamente gli artisti nati dopo gli anni 80 del secolo scorso. l’artista.  In pittura questo vale per  il realismo, il postimpressionismo e  per la scultura espressivista. Superamento del concettualismo, del riduzionismo e della neoavanguardia, la riscoperta della personalità, l’elaborazione personale di simboli della storia della cultura caratterizzano gli artisti raccolti  in  un insieme straordinariamente eterogeneo. Questo è il punto di partenza, logico ed emotivo, per avvicinarsi alle opere della Szelényi che artisticamente predilige l’astratto.

Cocis

 

 

 

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