A Sanremo, Napoli brilla di ‘Un’altra luce’

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Dalla nostra inviata, Teresa Lucianelli

A Sanremo, Napoli brilla di ‘Un’altra luce’

69esima edizione del Festival della Canzone italiana: l’inedito di Nino D’Angelo e Livio Cori a Sanremo fa già parlare tantissimo e scommettere su un successo ancora prima del suo battesimo sul magico palco dell’Ariston.

Nino D’Angelo e Livio Cori, da Napoli a Sanremo, insieme sul palco del Teatro Ariston alla 69a edizione del Festival della Canzone italiana con l’inedito targato Sugar, “Un’altra luce”.

Un duetto, decisamente interessante, che sta facendo ampiamente parlare, con forti aspettative e grande attesa, tra due artisti che hanno raggiunto una notevole sinergia di intenti, per quanto sostanzialmente differenti dal punto di vista d’esperienza, competenze, età anagrafica, ecc. Entrambi però figli di quella magnifica Napoli che è stata da sempre e rimane culla di talenti, soprattutto in campo artistico e patria della migliore Canzone.

Sono in tantissimi a scommettere su di loro.

Da un lato, uno degli artisti che ha contribuito a contraddistinguere per decenni la storia della musica italiana e costituisce un pilastro della più seguita Canzone in ambito nazionale, prevalentemente in “Lingua Napoletana”, erroneamente definita dialetto, come è stato argomentato e sottolineato tra gli scroscianti applausi nella conferenza stampa appena conclusa alla Sala Lucio Dalla del Palafiori. Dall’altro, uno dei nuovi cantanti dalla voce tra le più intense e particolari dell’attuale scena urban napoletana.

È l’incontro/confronto tra due generazioni lontane ma unite dall’amore per la stessa terra natia e dalla comune passione per le storie di vita vissuta, quelle stesse che hanno determinato l’esistenza dell’uno e dell’altro, in una città bellissima e poliedrica e allo stesso tempo difficile ma sicuramente ricca di fermenti che la distinguono da secoli.

Entrambi hanno pure in comune esperienze da attore. Nino, infatti, ha alle spalle un passato noto nel cinema italiano con film di successo che hanno segnato innegabilmente un’epoca. Recente l’esordio di Livio Cori come attore nella terza stagione di Gomorra, serie di culto di Sky per cui ha scritto tra l’altro
il brano della colonna sonora “Surdat”. Inoltre, Cori è impegnato attualmente per “Montecalvario” – nome di un quartiere e di un monte napoletano – il suo album d’esordio per Sugar, in uscita quest’anno.
I due aspetti fondamentali, le due facce di Napoli emergono dunque nel brano
“Un’altra luce” e si confrontano in un dialogo scandito dalla musica che per i napoletani è sempre madre e regina.

Metà in Italiano e metà in Lingua Napoletana, è firmato da Nino D’angelo e Livio Cori insieme a Big Fish, per la scrittura, con sonorità soul internazionali, per la produzione di Big Fish, Gianclaudio Fracchiolla e Frank Fogliano.

Dunque, una canzone sulla Napoli di ieri e sulla Napoli di oggi e un incontro simbolico ed efficace tra un rappresentante maturo della canzone napoletana alla luce della sua esperienza nel settore di circa 42 anni, e un giovane collega di questa generazione che non sta nella pelle per questa unione professionale.
“Sono un fan di Nino D’Angelo e quando ho finito di scrivere questo pezzo mi sono detto: ‘Manca qualcosa’. E ho capito che chi mancava era lui, il Maestro. Ora, qui cantiamo le radici che abbiamo in comune”, sottolinea con semplicità e pure con stima e rispetto il rapper.
Entrambi gli artisti definiscono all’unisono “spontaneo” il loro incontro e ne confermano la piena soddisfazione, come l’entusiasmo per questa avventura che si presenta di notevole interesse per il pubblico.

Nino D’Angelo ritorna dunque al Festival per la sesta volta dopo 8 anni, e lo fa appunto con il rapper Livio Cori.

Del cantante partenopeo, nato a San Pietro Patierno, quartiere periferico di Napoli, si sa tutto, incominciando dai suoi innumerevoli successi, la poliedricità del suo talento, la sua evoluzione artistica che lo ha portato a livelli sempre più alti e competenze sempre più ampie.

Da bravo emergente, Livio Cori, classe 1990, si presenta già come un artista talentuoso che si sta facendo rapidamente largo sulla scena napoletana anche grazie al felice connubio tra la cultura hip hop americana è quella squisitamente territoriale.

E sono proprio questa Terra è l’ immenso Mare, con le loro influenze e storie, musicalità, profumi, amori e destini, a unire così fortemente Nino e Livio da ipotizzare che questo duo sanremese farà molto parlare ora e in futuro.