Per il governatore della Liguria Giovanni Toti Forza Italia è all’anno zero. Va rifondata, anzi ricostituita, e tutta la classe dirigente deve mettersi in discussione. Il Movimento 5 Stelle ha fallito, e il centrodestra dovrà essere “composto da due gambe, una è quella di Salvini, l’altra quella di un partito moderato, che però capisca una volta per tutte che dopo il 4 marzo il mondo è cambiato”. Il governatore lo spiega in un’intervista a Repubblica all’indomani delle regionali in Abruzzo. “Se fossi Salvini – commenta – farei un monumento all’immobilismo dei nostri dirigenti che gli hanno consentito di passare dal 4% al 30% dei consensi. Nel frattempo noi purtroppo abbiamo collezionato continuamente sconfitte, dalle elezioni politiche a quelle amministrative, basti pensare a quanto è accaduto in Trentino Alto Adige e nei giorni scorsi in Abruzzo”.
Secondo Toti, “dentro Forza Italia le persone sono intoccabili, non si discute di organigrammi e di come selezionare una nuova classe dirigente. Non vogliono rendersi conto che con il 4 marzo scorso il mondo è cambiato e siamo entrati in una nuova era. Continuiamo a perdere elezioni e non cambiamo nulla.Einstein diceva che il primo passo verso la follia è fare sempre le stesse cose aspettandosi risultati diversi”. Soluzione è per il governatore ligure “mettere in discussione la classe dirigente del partito aprendosi all’esterno, non facendo decidere simulacri di congressi. Serve una partecipazione vera, larga”. Serve, poi, “una costituente, anzi una ricostituente, azzerando tutte le cariche, escluso il fondatore, dietro il cui ombrello continuano a nascondersi in troppi. Rispettare Silvio Berlusconi non vuol dire continuare a portarci dietro tutta la corte”.