Nel processo d’appello, contro l’ex prete Ruggero Conti, il Comune della Capitale si è costituito parte civile. In primo grado l’ex prelato fu condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione. Sul parroco pende l’accusa di abuso – tra il 1998 e il 2008 – su sette bambini che frequentavano la parrocchia di Selva Candida, a Roma. A sentenziarlo è stata questa mattina la III Corte d’appello con una ordinanza con la quale ha ammesso l’amministrazione capitolina come parte civile in sostituzione del segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini, il quale, in primo grado, si era costituito in qualità di cittadino elettore in luogo dell’amministrazione, utilizzando una norma dello Statuto comunale che lo consente. All’epoca del processo di primo grado, il Tribunale rifiutò al comune la costituzione, ritenendo la proposta tardiva. Oggi, la Corte d’appello ha ritenuto un equivoco quanto registrato in primo grado ammettendo la presenza di Roma Capitale nel processo in sostituzione del ‘cittadino elettore’ Staderini. L’udienza di appello è stata rinviata al 31 maggio prossimo.
Tags pedofilia progetto italia news radicali
Riprova
L’ORDINAMENTO DEL CREDITO TRA FINANZA ALTERNATIVA E MUTAMENTI GEOPOLITICI: CONVEGNO A NAPOLI
Da domani 24, al 25 ottobre 2024, il suggestivo complesso monumentale di Santa Chiara, situato …