L’aula del Senato ha dato il via libera all’articolo 1 del disegno di legge sulla Giustizia, quello relativo all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio: con 99 voti favorevoli, 50 voti contrari e 8 astenuti. Tutti respinti gli emendamenti che erano stati presentati dalle opposizioni. Si tratta di un tassello importante della riforma penale promessa dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
E’ subito rissa fra Italia viva e il Pd. Contrari all’abolizione, come noto parte del Pd e M5s. Iv E Azione hanno votato in linea con la maggioranza sparando a zero sul Pd:
“È legittimo che il Pd abbia scelto di stare dalla parte del Movimento 5 stelle. Ma non è legittimo che venga a dirci che le posizioni dei sindaci non contano. Se ritiene che le posizioni dei sindaci del Pd non abbiamo diritto di cittadinanza in quest’Aula: mi assumo la responsabilità politica di portare la voce dei sindaci del Pd che chiedono l’abolizione dell’abuso d’ufficio e del traffico di influenze. Tornate in voi e lasciate la caccia ai grillini”, proclama Matteo Renzi, leader di Italia viva, che accende la rissa a sinistra.
Gli fa eco Carlo Calenda: “Il modo in cui il Pd si sta arrampicando sugli specchi per spiegare perché è contrario all’abolizione dell’abuso di ufficio contro il parere di tutti i suoi amministratori è oggettivamente imbarazzante. Un partito che per inseguire i 5S è approdato al populismo giudiziario”.