Il Governo rivede il decreto trasparenza per quanto riguarda le accise dei carburanti e proroga ulteriormente il bonus benzina.
Approvato tre giorni fa, il decreto trasparenza subisce già i primi correttivi. La premier Giorgia Meloni aveva inizialmente respinto l’idea di reintrodurre il taglio delle accise carburanti perché impossibilitato dalla delicata situazione economica in cui versa il Paese. Dovendo, quindi, ottimizzare le risorse avevano deciso di destinare le risorse ad altri ambiti, come il caro energia e la sanità. Adesso avviene il dietrofront.
Nello specifico, l’esecutivo ha disposto di prevedere una riduzione delle accise sui carburanti laddove la quotazione superi la soglia del 2 per cento del valore sancito nel Documento di economia e finanza (Def). In tal caso, i maggiori introiti statali, permetteranno la riduzione dei listini alla pompa.
Sterilizzazione delle accise
“Si parla di sterilizzazione delle accise – ha puntualizzato Giorgia Meloni al Tg5 -, ovvero che se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo. Che è quello che si sta facendo anche con questo decreto”.
Ai microfoni del Tg1, invece, la leader del Governo ha replicato alle accuse avanzate dai sindacati di categoria, con lo sciopero dei benzinai in programma dalla sarda del 24 al mattino del 27 gennaio: “Domani incontrerò la categoria (oggi, ndr) e dirò loro che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile, la stragrande maggior parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità, a loro tutela serve individuare chi non lo sta facendo“.
Quindi, Meloni sottolinea che “la categoria va messa al riparo anche da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimane del prezzo della benzina a due euro e mezzo, quando il prezzo medio è due euro e ottanta diciamo che non si aiuta”.
Nel frattempo, il bonus benzina da 200 euro, previsto fino al 31 marzo, viene ora prorogato al 31 dicembre 2023.