Nuove occasioni per lo sviluppo e lo scambio di programmi di ricerca, borse di studio, corsi di dottorato e tirocini negli ambiti di comune interesse come Ingegneria clinica, Microbiologia e Virologia, Biologia computazionale, Imaging, Dispositivi biomedici e Neuroscienze è quello che ci si aspetta dall’intesa siglata tra l’Università di Roma Tre e la Fondazione Rimed.Inizio modulo Istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, la Fondazione Rimed nasce dalla collaborazione internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Università di Pittsburgh e Università di Pittsburgh Medical Center (UPMC). La Fondazione, con sede a Palermo, promuove, sostiene e conduce progetti di ricerca biomedica e biotecnologica, favorendo il rapido trasferimento di risultati innovativi clinici nella pratica. É attualmente impegnata nella realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica. Parallelamente sta Formando Giovani e brillanti ricercatori che costituiranno il capitale umano del Centro di Ricerca e i ricercatori post-doc selezionati per la borsa di studio di ricerca Rimed svolgeranno la loro sttività presso l’Università di Pittsburgh o pressoterapia Centri d’eccellenza Europei. ‘L’accordo raggiunto con l’Università Roma Tre è una straordinaria occasione per sempre meglio integrare Rimed nella rete delle grandi istituzioni accademiche italiane. Penso che questo accordo sarà la base per creare nuove opportunità di crescita e sviluppo per tanti giovani che intendono dedicarsi alla ricerca nel nostro Paese’, è il commento di Bruno Gridelli, vice presidente della Fondazione. Dal canto suo, il rettore dell’Ateneo, Mario Panizza, si è detto certo che questa convenzione consentirà un reciproco arricchimento. Roma Tre punta a garantire un alto livello dell’offerta formativa e a rafforzare il legame tra didattica e ricerca. Grazie anche all’accordo con Rimed promuoviamo l’innovazione delle metodologie d’insegnamento e l’uso delle nuove tecnologie, siamo certi che i nostri studenti di Biologia sapranno approfittare di questa sinergia.
Clementina Viscardi