L’accordo tra la Roberto Maroni e Silvio Berlusconi non piace alla base leghista. La bacheca del segretario della Lega Nord, candidato alla guida del Pirellone, è stata inondata di post al petrolio. Nello scorrere i commenti si legge l’amarezza di una base che da sempre ha detto no al Cav ed ora si sente tradita dal suo segretario ‘rottamatore’. “Ho la sensazione di vivere le ultime ore da leghista e militante”, scrive ad esempio Lucia.
“Se confermata” la notizia dell’intesa siglata ad Arcore, “la mia tessera da militante finirà nel cestino, addio Lega”, gli fa eco Stefano. Per Andrea Bobo Maroni è peggio di Bossi. “E bravo il Maroni – tuona Piergiulio, ormai ex leghista – per mettere il c….sulla poltrona di Formigoni ha dato via quello della Lega; con che faccia vi presentate ai vostri elettori? Ah, già, con la solita”. Qualcuno aspetta la conferenza stampa delle 16 di oggi con la speranza che il segretario possa smentire le parole dell’ex presidente del consiglio. In molti denunciano il tentativo di eliminare i commenti non in linea con la scelta fatta da Maroni. “Mi hanno censurato ma lo sapevo – scrive Lucia – Complimenti per dare ascolto ai militanti quando ti volevano al posto di Bossi e cancellare quando ora ti chiedono di essere ascoltati. Mi sa che ci vuole la lega 3.0 con l’aspirapolvere”. E un altro militante accusa:
“Siete bravi a cancellare anche i commenti sul sito bravi imbroglioni, volete nascondere il malcontento di chi vi ha votato. Belle persone oneste, bauscia che non siete altro! Ma quale nord? Come il sud voi siete. La Lega per me può scomparire per sempre”.
Pochi sono i commenti che difendono l’accordo notturno Pdl-Lega Nord. Emanuele accusa la base in dissenso “di fare il gioco della sinistra. I numeri parlano chiaro: da soli non ce la facciamo, lo volete capire o no? Questi del Pdl sono alla frutta, adesso tocca a noi tirare il carretto”. Realpolitik nelle parole di Ernesto: “L’accordo con Berlusconi era nelle cose. Uno non poteva fare a meno dell’altro e la presidenza della Lombardia è tutta in salita”.