Tanto tuonò che piovve. Alla fine gli elettori avranno la loro nuova legge elettorale. Che piaccia o meno questo è, almeno al momento, un aspetto secondario. L’Italicum è nato, Pd e Fi lo hanno ‘battezzato’, c’è l’intesa, contro il parere del MoVimento Cinque Stelle e non solo. In sintesi: premio al 37%, sbarramento al 4,5% e non più al 5% come era stato stabilito in precedenza. Rientrano i mugugni dei leghisti che si ritrovano, come un regalo natalizio, seppure in ritardo, la possibilità di ‘contare’ le preferenze solo in alcune regioni del nord per far alzare e di parecchio la percentuale dei voti.In effetti i ‘lumbard’ potranno gareggiare con la sommatoria di almeno tre regioni ed il risultato non dovrà essere inferiore al 9%. Un assist per i partiti che sono radicati solo in una parte del territorio, norma senza precedenti a quanto pare. La minoranza del Pd è parzialmente soddisfatta con l’innalzamento dello sbarramento che è stato di due punti rispetto a quello palesato solo alla vigillia, Resta, dunque, il premio del 15% al partito o alla coalizione che supererà la soglia del 37%.
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