“Auschwitz per le guide polacche”. E poi una stella di David equiparata a una svastica nazista e la frase: “La Polonia per i polacchi”.
Sono le scritte apparse sul muro della casa di Cracovia dove abita Diego Audero, 35 anni, originario di Cuneo, che lavora in Polonia da undici anni come guida turistica. Due giorni prima dell’apparizione delle scritte la responsabile dell’educazione della regione di Malopolska, Barbara Nowak, aveva scritto su twitter che trovava scandalosa la presenza di guide straniere e che a suo dire il Museo dovrebbe avvalersi solo di guide polacche.