Brian Shefton, storico britannico dell’arte classica, studioso dell’archeologia greco-romana ed etrusca, è morto all’età di 92 anni a Newcastle upon Tyne, nell’Inghilterra del nord. Professore emerito della University of Newcastle, dove iniziò la carriera nel 1955 (all’epoca si chiamava Durham University), Shefton è autore di centinaia di articoli e saggi, pubblicati su riviste e libri, dedicati principalmente alle suppellettili della vita quotidiana nell’antica Grecia e Roma, di cui ha studiato migliaia di vasi in ceramica e terracotta. Nato a Colona, in Germania, figlio di un professore di sanscrito (il padre si chiamava Isidor Scheftelowitz), Brian Shefton si trasferì con la famiglia di origine ebrea a Londra nel 1933, poco dopo l’avvento al potere di Hitler. Dopo gli studi classici ad Oxford, nel 1947 condusse scavi in Grecia e nel 1951 iniziò l’attività di insegnamento alla Exeter University. Nel corso di una lunga carriera accademica, Shefton si è affermato anche come collezionista di fama internazionale, costituendo un’importante raccolta di manufatti greci ed etruschi, iniziata nel 1956 con l’acquisto di tre preziosi vasi. La raccolta si è ingrandita fino a raggiungere il numero di mille oggetti, visbili allo Shefton Museum of Greek Art and Archaeology della Newcastle University. Shefton ha creato anche una straordinaria collezione di 50.000 volumi sull’archeologia greca, romana ed etrusca depositata alla University’s Robinson Library. Era socio della British Academy e nel 1999 fu insignito della Kenyon Medal per i suoi studi classici.
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