Addio Tyrus Wong, il papà di Bambi. Quando nel 1942 il cartone uscì nelle sale, la critica ne apprezzò lo stile lirico e rivoluzionario rispetto a quanto la Disney aveva fatto prima di allora. Per anni non si è saputo che quei fondali incantati erano l’opera di un artista cinese immigrato negli Usa negli anni ’20. Il contributo di Tyrus Wong, morto nel fine settimana a Los Angeles a 106 anni, non fu riconosciuto per decenni.
Separato dalla madre da bambino proprio come il cerbiatto del film, Wong subì carcere, isolamento, interrogatori, povertà e discriminazione nella speranza di costruirsi una vita negli Stati Uniti, dove arrivò a 10 anni nel 1920. Alla Disney entrò negli anni ’30, nel ruolo più basso della catena di montaggio dei cartoni, e più di una volta, oltre a restar vittima di insulti razziali, fu preso per un lavapiatti della mensa.
La svolta arrivò nel 1938 con Bambi, la favola dello scrittore austriaco Felix Salten su un cerbiatto la cui madre viene uccisa da un cacciatore.