Addio ad un pezzo di storia di Napoli: chiude la gelateria La Scimmia

La gelateria “La Scimmia” si arrende ed è costretta a chiudere l’attività, dopo 87 anni di onorato servizio. Era aperta in piazza Carità nel 1933 nel cuore del centro storico di Napoli, divenendo ben presto molto nota per la bontà dei suoi gelati. Al suo posto aprirà un locale che venderà pane e gastronomia d’asporto. Tra le ragioni della chiusura, oltre al fattore economico acuito dall’emergenza Covid-19, anche alcune scelte di viabilità, come quella di dividere in due piazza Carità, oscurando parzialmente la gelateria.

La Scimmia è una delle gelaterie che ha segnato la storia del Centro storico di Napoli dal 1933 ad oggi.

‘Una volta eravamo l’unica gelateria in tutta la zona di via Toledo, poi siamo diventati in due a dividerci una fetta di mercato. Adesso in pochi metri ci sono sei gelaterie’,  racconta Marco Monacelli, che dalla primavera 1998 gestisce la gelateria di famiglia. Il fratello invece si è spostato nei pressi di piazzetta Nilo anni fa. Marco, con tanta amarezza, aggiunge poi che tra i motivi del suo addio c’è anche un problema legato alla zona: ‘A Piazza Carità c’è un degrado atroce. È diventato molto triste aver visto il declino di questa piazza dove sono praticamente cresciuto’.

‘Io e mio fratello siamo della terza generazione, questa attività fu aperta da mio Nonno a Taranto nel 1922. Il nostro marchio tra due anni avrebbe compiuto 100 anni’,  spiega Monacelli. Negli anni’30 ha poi deciso di trasferirsi a Napoli e nel 1934 ha aperto la sede di piazza Carità, dopo quella aperta e poi chiusa a via Torino. Dagli anni ’60 c’è stato mio padre, seconda generazione. Io ho cominciato a lavorare in gelateria dopo il liceo e da solo alla fine degli ’90. Mio fratello è andato via intorno al 97-98, quando mio padre ha smesso di lavorare. Nonostante le difficoltà abbiamo tenuto in piedi per un secolo la nostra attività, ma da cinque anni a questa parte è diventato deprimente. Abbiamo gelateria a destra, a sinistra, nel giro di poche centinaia di metri ce ne sono sei. E per un’azienda di famiglia come la nostra, che non è una multinazionale, reggere i costi era diventato quasi impossibile. Avevamo chiuso una prima volta alla fine del 2010, quando il cantiere della Metropolitana ci tagliò di fatto le gambe. Aperto nel 2007 sarebbe dovuto durare due anni, invece è stato chiuso nel 2011.

Adesso mi riposerò conclude il proprietario de La Scimmia – e poi se avrò voglia e forza mi rimetterò alla prova, si spera di ricominciare presto.

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