“Uno dei fautori delle prime cure contro i tumori, che ha scoperto per primo gli importanti segreti del Dna”. Cosi il genetista Giuseppe Novelli ricorda i meriti del premio Nobel Renato Dulbecco. “Dulbecco – ha aggiunto Novelli – ci ha fatto capire l’estrema individualità del genoma: nel Dna è scritta la nostra individualità alla risposta ai farmaci. In Italia è stato tra i primi a credere nel progetto genoma umano che ha condotto con il Cnr, dando un impulso enorme alle ricerche genetiche nel nostro Paese. Grazie a lui siamo considerati tra i migliori ricercatori al mondo”. Dulbecco, ha spiegato Paolo Vezzoni, uno dei suoi più stretti collaboratori al Cnr di Milano, è morto in California dove viveva con sua moglie. Fino a qualche mese fa le sue condizioni di salute erano buone ma nell’ultimo periodo aveva accusato alcuni problemi circolatori. Il prossimo 22 febbraio avrebbe compito 98 anni.
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