Da Orsini a Petrocelli, tutti i filo-putiniani d’Italia sono stati messi insieme da un articolo del Corriere della Sera, al centro del dibattito degli ultimi giorni. Il quotidiano, infatti, avrebbe citato un documento sulla presunta rete di sostenitori di Vladimir Putin. Adolfo Urso, presidente del Copasir nonché senatore di Fratelli d’Italia, ha spiegato chi lo ha redatto.
- Chi ha scritto il documento sui filo-putiniani d’Italia
- Urso ai giornalisti: “Nessuno è stato schedato”
- Cos’è il Copasir
Chi ha scritto il documento sui filo-putiniani d’Italia
Alfonso Urso, nel corso della puntata della trasmissione Porta a Porta condotta da Bruno Vespa su Rai 1, ha dichiarato che il documento sulla presunta rete di filo-putiniani apparso sulla stampa “mi è arrivato tre giorni dopo la pubblicazione, lunedì, dai servizi”.
Urso ha spiegato che il documento è stato “coordinato da loro e classificato”.
A realizzarlo, però, è stato un tavolo interministeriale “che esiste dal 2019, a cui partecipano ministeri, ma anche all’Agcom: è inimmaginabile che istituzioni di questo genere possano fare liste di proscrizione“.
Urso ai giornalisti: “Nessuno è stato schedato”
La paura più grande, a livello democratico, è che ci siano anche dei giornalisti ‘schedati’.
La Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) ha chiesto un incontro con Urso, che ha ricevuto il segretario, Raffaele Lorusso, e il direttore, Tommaso Daquanno.
Urso, stando a una nota diffusa dalla Fnsi, avrebbe chiarito che al Copasir non risulta l’esistenza giornalisti schedati.
Cos’è il Copasir
Il Copasir è il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica: di fatto, controlla l’operato dei servizi segreti italiani
Il Copasir è nato nel 2007 in sostituzione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti (Copaco): la sede è a Roma, nel Palazzo San Macuto, in via del Seminario.
Prima di Adolfo Urso (in carica dal 9 giugno 2021), i presidenti del Copasir sono stati:
- Claudio Scajola (Forza Italia);
- Francesco Rutelli (Pd);
- Massimo D’Alema (Pd);
- Giacomo Stucchi (Lega Nord);
- Lorenzo Guerini (Pd)
- Raffaele Volpi (Lega per Salvini Premier).