Adriano Mauriello: il tango, il fuoco e la passione

Maestro di tango, fondatore e presidente dpll’Accademia Nazionale Italiana di tango argentino (A.N.I.T.A), che ha ottenuto riconoscimenti dall’Academia Nacional di Buenos Aires, Adriano Mauriello, ideatore di una vera e propria compagnia teatrale dedicata, in tour in tutta Italia con lo spettacolo ‘Revelacion. A la sombra de un tango, abrazame por siempre’ .

Adriano Mauriello ne ha fatta di strada dopo aver lavorato con i più grandi interpreti internazionali in materia di tango, dopo il vero debutto in Argentina nel 2014. Oggi ha consolidato il progetto tutto italiano, che unisce lo spettacolo teatrale e la grande passione per questo ballo, in un certo senso misterioso, guadagnandosi il patrocinio istituzionale del Governo di Buenos Aires. Ce lo racconti

Si, lo spettacolo ‘Revelacion. A la sombra de un tango, abrazame por siempre’, fin dalla prima teatrale ha riscosso grande successo e suscitato entusiasmo, in quanto è completamente diverso dai classici clichè degli spettacoli degli ultimi 30 anni: ha un soggetto teatrale, una storia d’amore interpretata da attori protagonisti e ballerini di livello internazionale, che la fanno vivere al pubblico col supporto della musica dal vivo. Revelacion è la rivelazione della verità, contenuta simbolicamente in un baule rosso, per il cui contenuto la protagonista Catalina ha sacrificato la propria vita, cioè per amore di Alejandro. Coreografie, ritmo e musica si fondono per arrivare al cuore del pubblico, per trasmettere un profondo e significativo messaggio: fino a dove spinge l’amore? perchè si sceglie di morire per amore? In fondo qual’ è la sua essenza? Con questo spettacolo abbiamo voluto dimostrare che l’amore è infinito e quando esiste ed è reale, spinge ovunque si voglia. Spiritualità a parte un pensiero positivo ed universale.

Adriano, il tango è considerato ‘un sentimento che balla’, perché?

Perché è una vera  e propria cultura, rappresenta uno stile di vita. Quando ho trascorso un periodo a Buenos Aires, mi sono reso conto di avere a che fare con un ballo per nulla maschilista, seppure in molti se ne servano per mostrare la propria mascolinità; consente altresì alla donna di esprimere tutta la sua femminilità perché è l’uomo a ballare per lei, mettendola in primo piano nella coppia e mostrandole riverenza>>.

Oggi è un affermato maestro di tango: come è sbocciata questa passione per lei che proviene dalla danza classica, contemporanea e caraibica?

E’ nata casualmente circa vent’anni fa, mi trovavo a Napoli e dopo una performance di salsa, mi capitò di ascoltare un’orchestra che suonava tango argentino. Ero circondato da gente che ballava in maniera invitante, armonica e suggestiva. Da allora non ho più smesso di ballare. Mi documentai ed ecco dove sono arrivato.

Un’ultima domanda, sono già state fissate le prime date del tour 2017?

Si, saremo il 17 e il 18 febbraio a Gorizia e Pordenone, il 9 marzo a Bologna e toccheremo tutte le principali città italiane quali Milano, Torino, Firenze, Roma e Napoli. Parteciperò a varie manifestazioni di danza, festival ed eventi nazionali ed internazionali. Ci vedrete presto anche in televisione con un nuovo progetto del quale adesso non posso ancora parlarvi.

Federica Zene

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