Dopo circa cinque ore si è arreso il dirottatore dell’Airbus 320, il volo della compagnia EgyptAir diretto al Cairo ma dirottato all’aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro. ”E’ finita l’operazione con l’arresto del dirottatore”, ha detto il primo ministro egiziano Sherif Ismail, spiegando che l’autore del sequestro è un cittadino egiziano e che non aveva avanzato richieste specifiche. Ismail ha poi aggiunto che il dirottatore ha chiesto un incontro con rappresentanti dell’Unione europea e di recarsi in un altro Paese. A dirottare il volo sarebbe stato Sayf al-Din Mustafa, ex soldato dell’esercito egiziano, oppositore del presidente Abdel Fattah al-Sisi.
Questa mattina presto un uomo sospettato di indossare una cintura esplosiva ha dirottato un aereo della EgyptAir, costringendo il pilota ad atterrare nell’aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro. L’Airbus 320, partito da Alessandria, dove l’uomo è salito come passeggero, sarebbe dovuto atterrare al Cairo alle 7.15 di questa mattina (ora locale). Alle 8.30, però, il dirottatore ha contattato la torre di controllo dell’aeroporto di Larnaca per chiedere l’autorizzazione ad atterrare. L’aereo è così atterrato a Cipro alle 8.50. Il dirottatore avrebbe chiesto il ”rilascio dei detenuti in Egitto”, secondo quanto rende noto l’emittente radiofonica di Stato cipriota. In precedenza, nel corso di una conferenza stampa al Cairo, il neo ministro egiziano dell’Aviazione civile Fathy aveva spiegato che il dirottatore non aveva ancora formulato richieste precise.
In un primo momento si pensava che il dirottatore fosse un professore di veterinaria dell’Università di Alessandria, Ibrahim Samaha, indicato da subito dalle autorità egiziane come il dirottatore. Samah però in seguito ha smentito alla ‘Bbc’ di essere lui l’autore dell’azione. ”Non sapevamo costa stesse accadendo. Siamo saliti sull’aereo e siamo rimasti sorpresi dal fatto che l’equipaggio ci ha preso tutti i passaporti, il che non è usuale per un volo nazionale”, ha detto il professore. Samaha ha spiegato l’altitudine dell’aereo stava stranamente aumentando e che il volo si stava dirigendo verso Cipro a causa di un problema. Solo più tardi i passeggeri hanno saputo che l’aereo era stato dirottato. Anche la moglie di Samaha, Nahla Mahmoud ha confermato che suo marito non è il dirottatore. ”Mio marito mi ha informato che l’aereo era stato dirottato e che lui si trova ora nella sala d’attesa all’aeroporto di Cipro” ha spiegato la donna ad al-Ahram.
Il portavoce del Consiglio dei ministri egiziano, Husam al-Qawish, ha spiegate invece che dai documenti di viaggio risultava un indizio sul fatto che Samaha fosse il dirottatore e non uno dei passeggeri. Il portavoce ha precisato poi che né l’Aviazione civile e né il Consiglio dei ministri hanno nulla a che vedere con l’immagine diffusa sui media del presunto dirottatore, ricordando che queste due istituzioni sono le uniche fonti ufficiali a cui affidarsi per seguire lo svolgersi della vicenda. Al-Qawish ha poi chiesto scusa per la gaffe commessa. “Ci scusiamo con il dottor Samaha per il fatto che il suo nome è apparso erroneamente in questa vicenda”, ha detto, aggiungendo che “nel momento in cui il ministro dell’Aviazione avrà informazioni sicure, le annuncerà in conferenza stampa e attraverso le note ufficiali dell’Aviazione civile e del Consiglio dei Ministri”. Fonti ben informate hanno quindi spiegato che l’immagine diffusa dai media egiziani del dirottatore presente sull’aereo, e identificato come Ibrahim Samaha, ritrae invece un uomo che si chiama Sayf al-Din Mustafa.
Il ministro dell’Aviazione egiziano Sherif Fathy ha confermato che il velivolo è stato dirottato da un uomo che ha minacciato il pilota di avere una cintura esplosiva e che gli aveva chiesto di atterrare in Turchia o a Cipro. ”Non sappiamo se era vera, ma ce ne siamo occupati come se fosse vera”, ha detto. Il comportamento del pilota sarà oggetto di ulteriori indagini, ha spiegato Fathy, rispondendo a una domanda sulla presunta mancata verifica sulla veridicità della minaccia terroristica.
Alessandro Moschini