Un velivolo è precipitato nel Cremonese provocando nello schianto la morte di due persone. L’aereo utilizzato per il lancio col paracadute ha preso fuoco nell’impatto al suolo, a Livrasco, frazione del comune di Castel Verde. Le due vittime accertate, ma non ancora identificate, sono il pilota e un paracadutista. Sono in corso accertamenti per capire se ci fossero altri passeggeri a bordo e quanti fossero.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha inviato sul luogo dell’incidente un investigatore per raccogliere elementi dell’inchiesta avviata sull’aereo precipitato nei pressi dell’aeroporto di Cremona: si tratta di un velivolo Pilatus PC-6 a nove posti caduto intorno alle 10 durante le operazioni di lancio. Per questo motivo sono in corso le ricerche di altri dispersi.
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri l’ultraleggero era decollato alle nove e mezza dall’Aero Club del Migliaro e avrebbe preso fuoco dopo il distacco di un’ala in volo per cause ancora da accertare.
Secondo i primi riscontri al vaglio del sostituto procuratore Vitina Pinto, titolare delle indagini, a provocare l’incidente del velivolo sarebbe stato l’impatto in volo con l’ultimo dei paracadutisti a lanciarsi: indossava la tuta alare e avrebbe urtato l’ala del Pilatus danneggiandola fino a provocare la caduta.
È possibile che gli altri passeggeri si fossero già lanciati al momento dell’impatto e che siano atterrati nelle campagne intorno a Cremona. Le due vittime sono state ritrovate nei campi, una nei rottami bruciata del velivolo e l’altra ad un chilometro di distanza.
Intervenuti sul posto i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento dell’incendio, stanno ora setacciando la zona alla ricerca dei dispersi, mentre i carabinieri, acquisite le carte dell’Aero Club del Migliaro, stanno verificando i documenti di volo per ricostruire la vicenda.