Il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva per l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. “Grande soddisfazione” da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini.
“È una lezione per la sinistra che non vince alle elezioni e riduce tutto a materia di scontro giudiziario” notano fonti del dicastero di Porta Pia.
“Il Tar Lombardia con le ordinanze n. 1300/2024 e 1301/2024 ha respinto, in sede cautelare, i ricorsi presentati dal Comune di Milano e dai Comuni di Cardano al Campo, Somma Lombarda e Samarate avverso il provvedimento di intitolazione dello scalo aeroportuale di Milano Malpensa – ‘Silvio Berlusconi’. Dunque, “Si conferma, allo stato, la correttezza dell’iter di intitolazione adottato da Enac con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 luglio 2024. Viene cosi’ confermata l’intitolazione dello scalo al Presidente Silvio Berlusconi” ha commentato il Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma. In particolare, a seguito dell’udienza del 6 novembre 2024 il TAR Lombardia ha ritenuto coerente l’intitolazione dello scalo deliberata dall’Enac, non ravvisando il grave pregiudizio prospettato dal Sindaco Sala e dalle altre parti ricorrenti.
Reazione piccata da parte del sindaco di Milano Beppe Sala che appartiene al “partito” dei contrari. Il primo cittadino ha commentato così la decisione presa dal Tar della Lombardia sullo scalo di Malpensa, eletto come uno dei migliori aeroporti d’Europa: “Il Tar ha bocciato la nostra richiesta di sospensiva, è difficile dirlo se lo aspettavamo o meno – le parole del sindaco di Milano Beppe Sala riportate da ‘Ansa’ – gli avvocati ci avevano suggerito quella via. Non è una partita chiusa e continueremo”.
Lo stesso sindaco Sala, sulla questione, ha poi dichiarato: “Il problema non è tanto la figura di Berlusconi, ma la modalità, visto che queste è un’iniziativa che il Ministro Salvini ha preso senza fare una telefonata ai sindaci del territorio, né a me, né a Sea. Si parla tanto di collaborazione istituzionale, se le cose si discutono poi si trova una quadra, se fanno degli atti d’imperio diventa difficile per chi fa politica accettarli”