Dal 14 agosto, Unicef ha già registrato circa 300 bambini non accompagnati, separati dalle loro famiglie, fra quelli usciti dall’Afghanistan dopo la presa di potere dei talebani. Lo si legge in una nota dell’organismo Onu. “Centinaia di bambini sono stati separati dalle loro famiglie in una situazione caotica, anche con evacuazioni di massa, nell’aeroporto internazionale Hamid Karzai a Kabul e nei suoi dintorni. Alcuni di questi bambini sono stati evacuati su voli verso la Germania, il Qatar e altri paesi. L’Unicef – prosegue la nota – e i suoi partner hanno registrato circa 300 bambini non accompagnati e separati evacuati dall’Afghanistan. Ci aspettiamo che questo numero cresca per via delle azioni di identificazione in corso. Posso solo immaginare quanto possano essere spaventati questi bambini, che si sono trovati improvvisamente senza le loro famiglie durante la crisi in aeroporto o mentre venivano portati via sui voli di evacuazione”.
L’organismo esprime profonda preoccupazione “per il benessere dei bambini non accompagnati e separati, ovunque si trovino. Sono fra i bambini più vulnerabili al mondo. E’ vitale che vengano identificati rapidamente e tenuti al sicuro durante i processi di tracciamento e ricongiungimento delle famiglie. Tutte le parti devono rendere il superiore interesse del bambino prioritario e proteggerli da abusi, abbandono e violenza”. “L’Unicef sta fornendo supporto tecnico ai governi che hanno evacuato i bambini e a quelli che li stanno ospitando. In questo momento, i nostri team sono sul campo nella base aerea di Doha in Qatar e nella base aerea di Ramstein in Germania, lavorando con le autorità e i partner per registrare i bambini non accompagnati, fornire loro cure e protezione adeguate e sostenere il tracciamento per farli ricongiungere con le loro famiglie”. “In Afghanistan, più di 550.000 persone sono state sfollate a causa del conflitto, la maggior parte nelle ultime settimane, e 10 milioni di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Siamo molto preoccupati per la sicurezza e il benessere dei bambini non accompagnati e separati all’interno del paese. L’Unicef e i suoi partner hanno bisogno di un accesso umanitario senza restrizioni in tutte le aree dell’Afghanistan per avere un quadro accurato del loro numero e del luogo in cui si trovano. Ciò sarà vitale per raggiungerli con protezione e servizi. Ora e nei giorni a venire, è indispensabile che tutte le parti e la comunità internazionale si uniscano a noi nel dare priorità al benessere dei bambini che si trovano all’interno dell’Afghanistan e di quelli che sono stati evacuati”.