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E’ di 14 vittime il bilancio dell’attentato avvenuto questa mattina in un cimitero di Jalalabad, capoluogo della provincia orientale afghana di Nangarhar. Al momento dello scoppio, le donne e bambini afghani, erano raccolti in preghiera nel giorno in cui termina il periodo del Ramadan. Secondo la polizia locale, le vittime sarebbero 7 donne e 7 bambini, tutti membri della famiglia di un comandante di una milizia filogovernativa. Il membro più anziano della famiglia, il comandante Ghalib, ha addossato la colpa dell’attentato ai talebani. ”Tante donne e tanti bambini della mia famiglia – ha sottolineato – sono stati uccisi. Fra di essi mia moglie, alcune mie sorelle e altri parenti, e ci sono anche altre quattro donne e due bambini feriti”. ”E’ proprio la fine – ha aggiunto sconsolato – se si degenera in questo tipo di brutalità e si uccidono persone innocenti. Se per inimicizia dovevano prendersela con qualcuno era con me, non con i membri della mia famiglia”.
