I Talebani continuano la loro avanzata in Afghanistan e sono sempre più vicini alla conquista della capitale. Ora sono nella provincia di Logar si trova a soli 50 chilometri a est di Kabul. I territori conquistati sembrano cadere come birilli e ogni giorno si aggiungono ad una lista già lunga.
Nell’avanzata di ieri, i Talebani hanno preso la seconda e la terza città più grandi dell’Afghanistan, Kandahar e Herat, dove fino a qualche settimana fa erano dispiegati i militari italiani. La presa di Kandahar, città di 651mila abitanti, è strategicamente e simbolicamente importante, essendo stata la roccaforte dei Talebani.
Tutte le forze governative afghane hanno lasciato la città e si sono rifugiate nelle caserme del 205esimo battaglione. La diplomazia internazionale condanna i talebani ma per ora si resta solo agli annunci. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sta lavorando a una dichiarazione di condanna dell’avanzata dei Talebani, in cui afferma che la comunità internazionale non li riconoscerà se prenderanno il potere con la forza.
In Italia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sentito telefonicamente il presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sulla situazione in Afghanistan alla luce degli ultimi sviluppi dopo l’avanzata dei Talebani. Nel colloquio è stato posto l’accento sulla necessità di mettere in sicurezza anche il personale dell’ambasciata italiana a Kabul.
Anche gli Usa sono preoccupati per il personale civile presente a Kabul e stanno accelerando i tempi per un ponte aereo per portare fuori dall’Afghanistan gli interpreti e gli altri afghani che hanno collaborato con le forze Usa. Il segretario di Stato, Antony J. Blinken, e il segretario alla Difesa, Lloyd J. Austin, in un colloquio telefonico con il presidente afghano Ashraf Ghani hanno “sottolineato che gli Stati Uniti rimangono impegnati per la sicurezza e la stabilità dell’Afghanistan di fronte alla violenza dei Talebani”, si legge in un comunicato. Blinken e Austin hanno poi “ribadito che gli Usa rimangono impegnati a mantenere forti relazioni diplomatiche e di sicurezza con il governo afghano”.