Dopo la conquista di Jalalabad mancava solo Kabul. Nessuno immaginava che nella stessa giornata anche la capitale potesse essere conquistata dai talebani. Ed invece è successo quello che tutti speravano che si verificasse tra almeno in un mese. L’Afghanistan è ormai nel caos e fa un salto indietro di almeno venti anni. Nonostante l’Emirato islamico avesse ordinato a tutte le sue forze di non entrare in città i talebani occupano aree della capitale che sono state evacuate dalla polizia e dalle altre forze dell’ordine per “mantenere la legge e l’ordine.
“La decisione è stata presa per evitare il rischio di furti e rapine in assenza di polizia e altro personale di sicurezza”, ha affermato il portavoce Zabihullah Mujahid.
In precedenza, l’ordine per i talebani era di “attendere alle porte della città, senza entrare” perché non bisognava usare la forza ma poi è cambiata la decisione. In ogni caso è stato chiesto ai combattenti di non entrare nelle case o interferire negli affari personali della popolazione. “Non abbiate paura dei talebani”, ha detto Zabihullah Mujahid ai residenti di Kabul.
Intanto si mette in moto la diplomazia: negoziatori talebani si sono diretti al palazzo presidenziale per giungere ad un trasferimento pacifico dei poteri. Una transizione che il ministro dell’Interno afghano ad interim, Abdul Sattar Mirzakwal, ha confermato, assicurando che la capitale non sarà attaccata e che ci sarà un “pacifico passaggio di poteri verso un governo di transizione”. Secondo fonti diplomatiche citate dai media internazionali, sarà l’ex ministro dell’Interno afghano ed ex ambasciatore in Germania Ali Ahmad Jalali, a guidare il governo di transizione dopo che si saranno le dimissioni del presidente Ashraf Ghani che avrebbe già lasciato il Paese.
I talebani hanno anche rivendicato il controllo della base aerea e della prigione di Bagram, alla periferia di Kabul. Un complesso arrivato a contenere fino a 10 mila soldati che è stato una delle basi più importanti nell’offensiva contro gli insorti e al-Qaeda per circa 20 anni. Fino al mese scorso, quando l’esercito americano è partito nel cuore della notte. Intanto la gente sta scappando da Kabul anche in auto, causando lunghe code di traffico in uscita dalla città e tantissime persone, secondo quanto viene riferito, avrebbero abbandonano i veicoli fermi in coda e proseguendo a piedi verso l’aeroporto.
I talebani hanno ordinato ai loro combattenti di evitare violenze a Kabul e consentire un passaggio sicuro a chiunque decida di andarsene
Gli Stati Uniti, intanto, hanno intensificato le evacuazioni dei membri del personale dell’ambasciata con 5.000 soldati a disposizione per aiutare.