Fra le vittime documentate in Afghanistan nel 2016 vi sono stati anche 923 bambini morti e 2.589 feriti, un dato che rappresenta un incremento del 24% rispetto al massimo precedentemente registrato nelle statistiche approntate a partire dal 2009. E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla Missione delle Nazioni Unite di assistenza all’Afghanistan (Unama). “L’uccisione o la mutilazione di migliaia di civili afghani – ha sostenuto Tadamichi Yamamoto, rappresentante speciale in Afghanistan del segretario generale dell’Onu – è profondamente straziante e ampiamente evitabile.
Tutte le parti coinvolte nel conflitto devono adottare immediatamente misure per proteggere uomini, donne e bambini le cui vite sono spesso distrutte”. Nel suo rapporto, l’Unama ha attribuito il 61% delle vittime civili ad elementi antigovernativi, soprattutto i talebani, e un 24% alle forze pro-governative. Il 10% è addossato alla responsabilità congiunta di forze ribelli e pro-governative, mentre un ultimo 5% è considerato inattribuibile.