La caduta dell’Afghanistan in mano ai talebani fa riesplodere subito il problema profughi. E per l’Italia inizia una nuova prova del nome in attesa che dall’Europa il problema possa essere affrontato, questa volta, in modo organico e senza lasciare i Paesi del mediterraneo in ‘balia delle onde’. E subito il leader della Lega, Matteo Salvini, va all’attacco portandosi avanti con il lavoro.
“Abbiamo già registrato circa 35mila arrivi via mare, per non parlare di quelli via terra, e ora la fuga dall’Afghanistan rischia di essere un disastro. L’Italia non può permettersi di accogliere decine di migliaia di persone visto che i centri di accoglienza stanno già esplodendo”, dice il leader della Lega, a Radio 24. “Altri Paesi non stanno facendo nulla, la comunità internazionale si faccia carico perché l’Italia non può essere l’unico centro di accoglienza”. “C’è un problema di diritti civili ma anche un problema di ripercussioni per l’Italia visto che la rotta balcanica è già adesso fuori controllo”.
“Noi abbiamo chiesto fin da subito la convocazione delle commissioni e del Parlamento. Se c’è una situazione esplosiva, si fa una convocazione urgente anche se è il 17 agosto”, tuona Matteo Salvini riferendosi, maliziosamente, alle vacanze pugliesi del ministro degli Esteri Luigi Di Maio in questi giorni così caldi per la diplomazia internazionale. Per ora preferisce il sole della Puglia al ‘grigiore’ della Farnesina. “Non commento le estati di quello o quel ministro, visto che mi hanno rotto le scatole per anni…dico solo che è doveroso che il Parlamento venga riunito se non ad ore, a giorni”.
Per Salvini, il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan è “una disfatta senza precedenti”. “Una fuga vigliacca e così male organizzata nei modi e nei tempi io non la ricordo. Che senso hanno migliaia di vittime di fronte a una fuga che in 15 giorni riconsegna agli assassini e ai tagliagola il Paese?”