Fino a pochi giorni fa si pensava che il Paese più pericoloso al mondo fosse Taiwan perché al centro di un probabile scontro armato tra Usa e Cina, ma nelle ultime ore, il mondo si è reso conto che lo è diventato l’Afghanistan. L’occupazione da parte dei talebani è certamente l’aspetto più angosciante: qualsiasi afghano che abbia sperato in un minimo di libertà, è minacciato moralmente e fisicamente, totalmente terrorizzato. L’altra tragedia che rapidamente si sta delineando, è geopolitica e non solo a causa del disastroso ritiro delle truppe americane, ma c’è un concreto pericolo nucleare che può venire dal vicino Pakistan. L’allarme è altissimo e tutte le cancellerie europee, Usa, Cina e Russia ne sono consapevoli. La presa di Kabul apre la strada, di fatto, alla destabilizzazione del Pakistan. La vittoria dei Talebani è destinata ad influenzare le frange estremistiche e terroristiche pakistane, che hanno sempre intrattenuto rapporti con i talebani, senza contare che i sevizi di sicurezza di Islamabad hanno appoggiato i talebani e sostenuti anche finanziariamente. Ma quello che pochi sanno è che il Pakistan possiede 160 testate nucleari. I talebani vengono considerati molto vicini a loro, non solo dal punto di vista religioso ed ideologico, ma un vero baluardo contro l’influenza dell’India che nel passato ha appoggiato l’Afghanistan. I talebani pakistani hanno come obiettivo di rovesciare il governo di Islamabad. Quindi un governo talebano a Kabul, darà più forza e creerà probabilmente seri problemi al Presidente pakistano, Imran Khan, leader debole e ostaggio dei militari che di fatto governano il Paese. i politici e i militari pakistani hanno svolto un ruolo ambiguo, intrattenendo rapporti sia con molti Paesi occidentali che con i Talebani. L’estremismo islamista ha condizionato, già, di fatto la società pakistana e l’ha divisa. Il settarismo e il radicalismo islamico ad Islamabad dilaga e l’Occidente e Cina compresa sembrano nascondere il capo sotto la cenere. La caduta di Kabul complica inevitabilmente il quadro geopolitico internazionale, già di per sé abbastanza aggrovigliato, per questo i governi con le loro diplomazie stanno cercando di porvi rimedio. Al solo pensiero che una potenza nucleare come il Pakistan, possa essere destabilizzata dagli islamisti, e che questi possano mettere le mani sugli arsenali nucleari, si rimane scioccati e terrorizzati. La vittoria talebana a Kabul, inevitabilmente finirà per rafforzare i movimenti terroristici islamici in tutto il mondo. Con gli Stati Uniti sconfitti e ridimensionati e con il fardello che è costituito per loro da Taiwan , l’Afghanistan rischia di cancellare parecchie super potenze e di permettere l’ascesa di nuove. Auguriamoci che lo zio Tom non perda la sfida finale.
Andrea Viscardi