Agguato a convoglio sindaco, 12 morti nel sud delle Filippine

Dodici persone sono rimaste uccise e altre sette ferite, in un’imboscata avvenuta ieri sera nel sud delle Filippine, a un convoglio di alcuni sostenitori del sindaco di una città nell’isola di Mindanao, dove è in corso la campagna elettorale per il rinnovo delle amministrazioni locali. Lo ha annunciato oggi la polizia filippina. Le vittime delle violenze politiche dall’inizio della campagna elettorale ad oggi, sono circa 45.  Tra i feriti c’è lo stesso sindaco Abdul Malik Manamparan, che ha perso una figlia e altri due parenti nell’attacco; tra le vittime, due sono minorenni e sette hanno meno di 21 anni. Secondo la ricostruzione dei sopravvissuti, l’attacco è stato compiuto da una quindicina di uomini armati, che hanno aperto il fuoco contro il camioncino di Manamparan, attuale sindaco della provincia di Lanao Norte. Nel voto del 13 maggio, il suo rivale appartiene al Partito liberale, il movimento del presidente Benigno Aquino. Sull’isola di Mindanao, teatro da decenni di guerriglie a opera di diversi movimenti musulmani e comunisti, le violenze politiche sono una costante specie nei periodi di campagna elettorale.

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