E’ ripreso oggi, dopo una lunga pausa estiva, il processo per l’agguato avvenuto il 21 marzo del 2012, contro il consigliere comunale dell’Udc Alberto Musy. L’uomo era stato colpito nella sua abitazione a Torino. Imputato nel processo, Francesco Furchì, che è risultato compatibile al 97% con l’uomo con il casco, mostrato nelle immagini trasmesse in Aula. A confermarlo, i tre consulenti incaricati dalla procura di stendere una relazione sulle misure antropometriche e sulla camminata dell’imputato. Ad incastrare Furchì, vi sarebbe, stando a quanto dichiarato dal medico legale, una coincidenza di tre difetti fisici: “L’asimmetria delle spalle, con la destra più bassa, l’atteggiamento ‘in valgo’ dei piedi e la zoppia con tempo d’appoggio del piede sinistro apprezzabilmente più lungo del tempo di appoggio del piede destro”. Testi ha poi spiegato che l’analisi qualitativa dei difetti fisici ha trovato anche un riscontro quantitativo nell’analisi delle scarpe di Furchì. “La sinistra – ha sostenuto – è notevolmente più usurata della destra, in particolare all’esterno”. Infine, ha detto sempre Testi, “l’appoggio diverso di un piede rispetto a un altro è una cosa molto difficilmente dissimulabile”. Per determinare l’altezza dell’uomo col casco, parametro che corrisponde al 97% a quello di Furchì, sono state effettuate 83 misurazioni diverse.
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