«In Calabria, gli oltre 10mila operatori dell’agricoltura biologica potranno contare su norme all’avanguardia che sostengono e incentivano il settore. Infatti, dopo un lungo iter e oltre dieci anni di attesa, il Parlamento ha approvato la legge sullo sviluppo di questo tipo di agricoltura, per cui nel 2018 avevo presentato un mio articolato, poi confluito nel testo in questione». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, componente della commissione Agricoltura, che aggiunge: «L’Italia è leader del settore in Europa, mentre la Calabria è la terza regione italiana, con oltre 208mila ettari di coltivazioni, pari al 36,4 per cento del totale. In Calabria, le coltivazioni più interessate sono quelle ad olivo (71mila ettari), a cui seguono le colture foraggere (35mila), a cereali (12mila) e ad agrumi (11,7mila)». «Gli imprenditori agricoli che hanno investito, e continuano a farlo in maniera consistente, in questa tipologia di pratica agricola sostenibile, hanno finalmente – prosegue il parlamentare M5S – un quadro normativo chiaro e innovativo, che può supportare e promuovere i loro sforzi. Tra le novità previste dalla normativa in questione, troviamo: l’introduzione del marchio Bio italiano, la revisione dei controlli sulle certificazioni per dare maggiore tutela a consumatori e imprese, l’istituzione di un tavolo tecnico per le produzioni biologiche, la previsione di un piano d’azione nazionale triennale, un piano nazionale per le sementi Bio, un fondo per lo sviluppo della produzione biologica, il riordino normativo della formazione professionale degli operatori del settore e i distretti biologici». «Proprio per sviluppare l’agricoltura biologica e per raggiungere i target previsti dalle strategie comunitarie, emanate nell’ambito del Green Deal, nonché della prossima Politica Agricola Comune, nel fondo correlato al Pnrr – spiega il deputato M5S – abbiamo stanziato 300 milioni di euro esclusivamente dedicati alla creazione di contratti di filiera e di distretto biologici, di cui si attendono a breve i bandi. Dobbiamo, infatti, aumentare le produzioni sostenibili dal 16 al 25 per cento. Pertanto – conclude Parentela – invito le imprese che vogliano investire nel settore a tenersi pronte a cogliere questa grande e strategica opportunità di crescita e sviluppo».
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