La Guardia di Finanza di Agrigento, su delega del Procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo di denaro (quasi 6,5milioni di euro ndr) emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Luisa Turco, nei confronti delle società M-rinnovabili srl e Moncada energy Group srl, entrambe riconducibili all’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada. Il provvedimento cautelare è stato richiesto dalla Procura della Repubblica nell’ambito di un procedimento penale, che vede indagati Moncada e Calogero Volpe rispettivamente amministratore e procuratore speciale della società Moncada solar equipment , dichiarata fallita dal Tribunale di Agrigento nel gennaio 2016. Le indagini sono state avviate nel 2019 a seguito di una segnalazione originata dalla Banca d’Italia, che nel corso di un’attività ispettiva presso un istituto di credito aveva rilevato delle anomale movimentazioni di denaro, che non erano state segnalate come sospette dall’istituto ispezionato, sui conti di società del gruppo Moncada, attivo da anni nel settore delle energie da fonte rinnovabile.
Le verifiche, affidate ad un consulente tecnico ed ai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Agrigento, hanno accertato che la Moncada solar equipment a scopo di favorire alcune società del gruppo, con conseguente danno degli altri creditori, aveva effettuato pagamenti “preferenziali”, sotto forma di compensazione di crediti, per l’importo di euro 6.344.129,32, nei confronti della propria controllante M Rinnovabili srl. Il sequestro preventivo delle somme di denaro ritenute profitto del reato di bancarotta preferenziale è stato disposto dal Gip anche al fine di impedire che gli indagati Moncada e Volpe Calogero, i quali continuano, secondo le indagini, ad assumere decisioni in modo esclusivo inerenti la gestione del “gruppo”, possano operare altre compensazioni illecite, che potrebbero condurre alla realizzazione di ulteriori condotte di bancarotta, con pericolo di sottrazione del profitto del reato contestato e conseguente dispersione della possibilità di disporne l’ablazione in via definitiva.