Agroalimentare, per 97% italiani eccellenze nazionali a rischio

Fenomeni piovosi sempre più rari ma abbondanti, progressivo aumento delle temperature, rapida evaporazione delle acque: il 97% degli italiani ritiene le eccellenze agroalimentari italiane a forte rischio. A tracciare il quadro è una ricerca Ipsos commissionata da Finish in occasione della giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità condotta su un campione di mille persone. In particolare, l’82% si è detto preoccupato da molteplici problematiche legate alla scarsità d’acqua.

Più nel dettaglio, il 57% ha espresso preoccupazione a causa di fenomeni atmosferici sempre più severi, il 51% a causa della siccità e il 35% di una sempre più ridotta disponibilità d’acqua per l’agricoltura.

Sempre con riguardo alle preoccupazioni dei cittadini, dalla ricerca emerge inoltre che, per il presente, il 24% degli italiani è oggi preoccupato per il progressivo scioglimento dei ghiacciai, contro solo il 12% per le forti piogge che si verificano durante brevi periodi dell’anno e un’ancora più allarmante e ridotto 9% per i periodi di siccità sempre più prolungata. Guardando al futuro, invece, sia le piogge che la siccità registrano un importante balzo in avanti del 7%, attestandosi rispettivamente al 19% e 16%.

Questi dati, molto significativi, si inseriscono in un quadro di grande rilevanza nel quale emergono una particolare consapevolezza e attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Il 91% degli intervistati, infatti, si è definito a conoscenza del concetto di sostenibilità, con una percentuale ancora più alta (97%) per coloro che ritengono questo fattore importante per lo sviluppo e il mantenimento del pianeta e della società.

A dimostrazione di ciò, gli italiani si dicono anche pronti a intervenire sui propri comportamenti, per vivere in maniera più sostenibile e rispettare l’ambiente, con percentuali in significativo aumento con il trascorrere dell’età. Ad esempio, l’83% degli intervistati ha dichiarato di provare, nella propria quotidianità, a ridurre il più possibile lo spreco di cibo e il 77% a ridurre lo spreco d’acqua. Inoltre, il 64% si è detto pronto a rinunciare a qualcosa nel presente se questo significasse assicurare più risorse ambientali per le generazioni future, mentre un consistente 60% si è addirittura dichiarato pronto a cambiare radicalmente le proprie abitudini in favore dell’ambiente.

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