AIDA a Caracalla, dopo otto anni di assenza “Ritorna vincitor!”

Pur ti riveggo, mia dolce Aida”, queste le parole del protagonista, rivolgendosi alla sua amata e queste sicuramente anche le parole degli spettatori. La magia di Aida a Caracalla ritorna dopo otto anni di assenza e nell’immaginario del pubblico sia dei romani che dei turisti è un’opera troppo cara e familiare per mancare così a lungo. Roma vanta una storia millenaria e le sue antiche vestigia ne testimoniano i fasti, il Teatro dell’Opera di Roma svolgendo la stagione estiva nello splendido sito archeologico delle Terme di Caracalla contribuisce sicuramente al lustro di questa città rinnovandone la memoria. La suggestione di uno spettacolo a Caracalla è irrinunciabile, si rimane senza fiato ancor prima che inizi la rappresentazioneLa regia di Denis Krief è innovativa, pur lasciando dei richiami all’Egitto si concentra più sull’aspetto intimo dei personaggi, sulle loro anime che nel primo atto grazie all’uso studiato delle luci, sembrano riflettersi sui due grandi e minimali parallelepipedi dalla superficie dorata che si stagliano sulla scena, in contrapposizione con la prepotente classicità dei ruderi romani.

Grande eleganza e sobrietà per la scelta dei costumi che pur richiamando primordialmente le forme egizie non sfociano negli abusati rimandi caricaturali a cui si è avvezzi, conservando morbidezza e piacevoli sfumature nei toni tenui delle tinte naturali, fatto salvo il personaggio di Amneris. Krief stesso dichiara che l’Egitto è secondario, che si tratta di una storia di donne gelose, di tradimenti, di passioni umane forti, di astuzia. Ed in effetti sono tutti aspetti che ben emergono nella narrazione, anche grazie alle ottime interpretazioni dei cantanti.

Nel ruolo del titolo Serena Farnocchia regala grande intensità e commozione, non tralasciando momenti di forza sostenuti da buone capacità tecniche, la sua Aida restituisce ogni momento interpretativo con convincente efficacia. Struggente la reiterazione nei pianissimo nel finale della sua aria del I Atto Ritorna vincitor! L’insana parola. Amneris, la sua antagonista interpretata da Silvia Beltrami, ha una voce salda, rotonda, di bellissima sonorità. Diego Cavazzin nei panni di Radamès presenta estrema facilità negli acuti senza trascurare i momenti drammatici, molto dolce e toccante nella romanza Celeste Aida! Buonissimi il Re di Gabriele Sagona e il Ramfis di Alessio Cacciamani, sia scenicamente che vocalmente. Amonasro, Marco Caria, rivela una voce brillante e un’interpretazione convincente. Numerosissimi gli applausi a scena aperta per le arie più note e per il finale del II Atto con la celeberrima marcia trionfale.

Il Maestro Jordi Bernàcer ritorna a due anni dal debutto in Carmen a dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma a Caracalla e lo fa in grande stile, sostenendo con cura il legame con il palco, con le voci. Il Coro diretto dal Maestro Roberto Gabbiani e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma sono stati come sempre all’altezza del progetto, ricevendo grande apprezzamento. Questo nuovo allestimento vanta l’assenza di animali, iniziativa graditissima al pubblico che visti gli applausi profusi non ne ha accusato la mancanza.

Fino a sabato 3 agosto alle Terme di Caracalla.

Stagione 2018/2019

AIDA

Musica di Giuseppe Verdi

Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni

Prima rappresentazione assoluta
Teatro dell’Opera del Cairo, 24 dicembre 1871

Durata: 3h circa – atto I e atto II 85′ – intervallo 30′ – atto III e atto IV 65′

DIRETTORE Jordi Bernàcer

REGIA, SCENE, COSTUMI E LUCI Denis Krief
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Coreografia Giorgio Mancini

CAST

IL RE Gabriele Sagona
AMNERIS Judit Kutasi / Silvia Beltrami 5, 7, 13, 18, 24, 31 luglio e 3 agosto
AIDA Vittoria Yeo / Serena Farnocchia 5, 7, 13, 31 luglio e 3 agosto
RADAMÈS Alfred Kim / Diego Cavazzin 5, 7, 13, 24, 31 luglio e 3 agosto
AMONASRO Marco Caria / Andrii Ganchuk* 5, 7 luglio
RAMFIS Adrian Sâmpetrean / Alessio Cacciamani 5, 13, 18, 24, 31 luglio e 3 agosto
UN MESSAGGERO Domingo Pellicola*
LA GRAN SACERDOTESSA Rafaela Albuquerque*

* dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

ORCHESTRA CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Nuovo allestimento, con sottotitoli in italiano e inglese

Loredana  Margheriti

 

 

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