Air Italy, la seconda compagnia aerea d’Italia, si ferma. Dalle 14.30 di martedì 11 febbraio gli aerei restano a terra e le prenotazioni saranno chiuse, apprende il Corriere della Sera da fonti qualificate. Lo stop ufficialmente dovrebbe durare fino al 25 febbraio, il tempo tecnico necessario per garantire — in queste due settimane — il volo a circa 35 mila passeggeri che avevano acquistato un biglietto con jet noleggiati.
Sono passati 712 giorni da quando il primo Boeing 737 di Air Italy si staccò dal suolo di Milano Malpensa, con destinazione Mombasa, in Kenya. Era l’1 marzo del 2018, e la compagnia aerea nata dalle ceneri di Meridiana (della quale manterrà lo stesso codice di volo), si presentava al mondo con aspirazioni da low cost e un piano industriale di tutto rispetto. Il 49% delle quote in mano a Qatar Airways, colosso dei cieli con 30 milioni di passeggeri l’anno, faceva ben sperare. Il rimanente 51% era in mano a AliSarda, il gruppo industriale che detiene anche la maggioranza delle azioni dell’aeroporto di Olbia.
Il business plan era di quelli ambiziosi: 1.500 assunzioni, 50 nuovi aerei nei primi cinque anni, 10 milioni di viaggiatori (la maggior parte dei quali polarizzati su Malpensa) e nuove rotte intercontinentali. Col passare dei mesi, però, qualcosa è andato storto. La flotta è cresciuta meno velocemente del previsto: a gennaio 2020 era composta da 11 aerei: 4 Airbus A330 (aerei provenienti da Qatar Airways) e 7 Boeing 737. Le rotte hanno alternato buoni numeri a flop, con chiusure anticipate e molte esperienze stagionali. I numeri a bilancio non hanno lasciato grosse speranze: l’acquisto di 3 nuovi Boeing 737 Max – poi lasciati a terra dalle falle nella sicurezza riscontrate nel tragici incidenti avvenuti in Indonesia ed Etiopia – è pesato enormemente.
Dopo un vertice straordinario martedì mattina tra Milano e Doha gli azionisti dell’ex Meridiana — Alisarda e Qatar Airways — hanno deciso la liquidazione. Non è stato trovato alcun accordo sul piano industriale di rilancio che prevedeva un impegno finanziario immediato di circa 340 milioni di euro da divedere tra l’Aga Khan e il socio di minoranza Qatar Airways, spiegano due fonti al Corriere della Sera.
La ministra dei Trasporti De Micheli ha chiesto un incontro urgente invitando la società a sospendere ogni decisione. Oggi tavolo al Mise convocati Regione Sardegna e i vertici della compagnia.