Al Brancaccio Cenerentola non è orfana

Ieri il Brancaccio di Roma era gremito. Molte famiglie ed alcune bambine vestite da principesse.

Evento imperdibile. Il teatro in maniera stupefacente ha accolto un’intera pista di pattinaggio, trasformando il suo palcoscenico in una lastra di ghiaccio: miracoli della tecnica per la prima di “Cenerentola On Ice” nuovo spettacolo firmato The Imperial Ice Stars.

Dopo aver pattinato nei teatri più importanti del mondo, dal Sadler’s Wells nel West End di Londra all’Esplanade Theatre di Singapore, dalla Place des Arts di Montreal alla Piazza Rossa di Mosca e alla magnifica Royal Albert Hall di Londra, la più famosa compagnia di danza su ghiaccio è in scena a Roma al teatro diretto da Alessandro Longobardi fino al 20 Gennaio.

La compagnia è formidabile: tutti ottimi pattinatori e molto bravi nella recitazione gestuale e mimica, sono sapientemente guidati dal coreografo Tony Mercer ed allenati da allenatori di pattinaggio di caratura olimpica: Evgeny Platov, Albena Denkova e Maxim Staviski.

E’ chiaro. Sono attratti dal mondo delle fiabe dalle quali trovano continua ispirazione. Come loro quarta produzione dopo Il Lago dei Cigni On Ice”, “La Bella Addormentata On Ice” e “Lo Schiaccianoci On Ice”, propongono infatti “Cenerentola on Ice”.

Tony Mercer ideatore oltre che coreografo, dà una contemporaneità nuova alla storia originale. Cenerentola non è più la ragazza sola ridotta a fare la sguattera, ma è una modesta ballerina di fila che, una volta avuta la scena, incanta e fa innamorare il single più conteso del circondario, il bel figlio di Lord Mayor. Le sorellastre brutte e sgraziate come nella storia classica, provano inutilmente a sedurre giovane. Come si sa, il vero amore trionfa non sempre nella vita, ma nelle favole molto più frequentemente. Qui il lieto fine ve lo spoilero. I due si innamorati si baceranno e balleranno per voi grazie alla magia della vecchia fata Smemorina trasformatasi in Gypsy Fortune Teller, una figlia dei fiori che sembra uscita da una festival di musica psy e del gentile padre di Cenerentola, l’orologiaio della città. Al Brancaccio Cenerentola non è orfana.

Favolose interpretazioni di danza su pattini, salti, lanci e coreografie movimentate che rapiscono lo sguardo. Non si sa dove guardare. Sono tantissimi in scena gli atleti/ballerini/attori … non saprei come definire questi angeli che scivolano con grazia (a parte le sorellastre, si intende). Ogni angolo di scena è meraviglioso, è un continuo di piroette e armoniosi movimenti. C’è tanto teatro e altrettanto sport.

Vedere tanta bellezza mi ha suscitato un’emozione forte. I miei occhi si sono arrossati, complice la musica, di cui condivido a pieno la scelta, composta da Tim A Duncan e Edward Barnwell, entrambi apprezzati compositori contemporanei, e registrata dalla Moscow State Cinematic Orchestra e dalla Manchester Symphony Orchestra. Pattinano e recitano con i loro corpi 24 campioni olimpici, mondiali ed europei. Sono più di 300 le medaglie vinte da tutti i componenti la compagnia. Questo già basterebbe come motivo per andarli a vedere.

Lo spazio è quello scenico del teatro, la pista quindi non è enorme. La compagnia riesce ugualmente a esser snella e leggera. Anche in 12 contemporaneamente in scena, senza mai un urto o un impaccio. A livello visivo non si percepisce questa limitatezza di spazio, vuoi per l’agilità e la precisione tecnica dei pattinatori, vuoi per le coreografie veramente ben pensate.

La scena ideata da Eamon D’Arcy, è un fondale fisso che vediamo nei due atti; rappresenta una piazza di una città siberiana e un teatro art deco nero. Immancabile il troneggiante orologio che impazzito si muove in avanti ed in dietro nel tempo. Veramente deliziosa la trovata della carrozza luminosa. Molti effetti speciali fanno ritornare

Albina Gabueva firma i costumi che sono ricchi e rendono sempre chiara la narrazione, aiutando così gli spettatori a non confondere i personaggi.

Sono le 11 quando finisce lo spettacolo. Due ore di grande intrattenimento ed arte, leggerezza e sforzo fisico. Tutte le fatiche dei pattinatori vengono ricompensate dal grande entusiasmo e partecipazione del pubblico che applaude vigorosamente il cast.

Barbara Lalle

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