Esempio, ingegnoso nella sua semplicità, dell’Italia che ha talento –come d’altro canto sentenziato proprio dal programma Italia’s Got Talent, che lo ha consegnato al grande pubblico nel 2020- il comico apparentemente calmo, troppo calmo per essere vero, è pronto a scatenare (ancora) l’inferno sul palco di via Pitteri. Richiestissimo, eccolo aprire con un nuovo, spassoso monologo la locandina 2023 della comicità pungente.
Amedeo Abbate abbatte -il gioco di parole è d’obbligo- gli schemi della stand-up. Invece dei toni agitati, se non arrabbiati, che la caratterizzano, adotta uno stile placido, cantilenante, flemmatico con cui inganna il pubblico, per coglierlo poi di sorpresa con le sue frecc(iat)e appuntite.
Attore comico milanese, studia il metodo di recitazione Meisner presso Teatro allo Specchio (2017-18), quindi frequenta l’Accademia del Comico (2018-20) e consegue il titolo di Master Class in comicità.
Dal 2019 partecipa costantemente a rassegne di spettacoli comici, entrando nel vivo del movimento di Stand Up Comedy italiana. Nel 2020 partecipa al programma Italia’s Got Talent.
Partecipa a diversi laboratori sul palco di Zelig, tra il 2019 e il 2021.
Vincitore Primo premio Comedian Awards – Città di Busto Arsizio 2019.
Vincitore Premio della critica del Festival del Cabaret – Città di Martina Franca 2020.
Vincitore Premio originalità Vacatiandu del Festival Facce da Bronzi – Reggio Calabria 2020.
Vincitore Premio Nebbia – Milano 2020.
Finalista Premio Faenza Cabaret – Faenza 2022.
Fin qui la biografia ufficiale di Amedeo Abbate, 35 anni, milanese, stella nascente e già fulgente della stand up italiana. Queste, invece, le parole con cui si racconta lui: Esploratore del nonsense, propongo una comicità ermetica, ai limiti della comprensione umana. Potevo fare il trendsetter e invece ho scelto di portare la mia virilità sul palco, scatenando un certo disagio. Sono un artista camaleontico, nel senso che mi sento come un camaleonte in un sacchetto di m&m’s. Da quando faccio stand up vado dallo psicologo, non mi drogo perché sono povero.
Per noi del Martinitt, che siamo tornati a invitarlo sul palco il 12 gennaio, Amedeo è “semplicemente” uno sconcertante, spassoso incrocio tra i mitici Epifanio di Antonio Albanese e Tarcisio di Max Pisu, solo molto, molto più indolente e ansioso. Un finto sfigato che si spoglia di ogni verve per lasciare tutta la potenza alle parole, sintesi franca e spiazzante di analisi impietose degli sfigati, quelli veri, intorno a lui. Questa volta, porta con sé sul palco la propria coscienza musicale: Nicola Campostori, che al piano innesca la miccia che scatena il pensiero comico di Abbate, ma che è anche –con lui e Andrea Nani- co-autore del testo.
Inizio spettacolo: ore 21. Costo: 20 euro.
PASSANTI monologo mai monotono di Amedeo Abbate, Nicola Campostori e Andrea Nani, con Amedeo Abbate e Nicola Campostori.
Qual è l’inizio di una spirale? E la sua fine? La spirale mi sta risucchiando oppure con la sua infinità e grandezza esponenziale mi sta liberando? Questo cabaret esistenziale trasporta in diversi luoghi, diversi momenti del passato. Tutto converge inevitabilmente nella grande storia del presente. La sensibilità maschile si scontra con l’inconcludente esplorazione del mondo femminile da parte di un profano dilettante. L’umanità espressa coinvolgerà e permetterà a chiunque di immedesimarsi nonostante il forte contrasto tra la bellezza raccontata e la futilità del contenuto, povero nella sua essenza ma ricco nell’esecuzione. La risata inaspettata di chi vede un uomo mettere a nudo le proprie emozioni togliendosi i vestiti.
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano. Telefono 02/36580010, Whatsapp 338.8663577, info@teatromartinitt.it, www.teatromartinitt.it. Biglietteria: lunedì-sabato, 10.30-21; domenica 14-21. Parcheggio interno gratuito. Biglietti stand up: 20 euro.