Al Milano Pride 4 giornalisti molestati davanti alla Schlein. Ci sono state altre molestie?

Il Pride di Milano non non ha avuto il lieto fine, nonostante i cori, i balli e i sorrisi dei dirigenti dem: quattro giornalisti sono stati infatti molestati sessualmente sotto gli occhi di Elly Schlein che in quel momento stava tenendo un punto stampa.

I quattro giornalisti hanno raccontato di essere stati molestati, toccati e palpeggiati nelle parti intime da un uomo non identificato durante il Milano Pride. Il tutto sarebbe avvenuto durante il punto stampa della segretaria Pd Elly Schlein, sotto il carro del partito. L’uomo, notato ad aggirarsi tra i giornalisti radunati per l’intervista, avrebbe approfittato della folla per confondersi e molestare i cronisti.

Il Pd non fornisce il nome del molestatore ma garantisce che non è un militante dem

Al momento il Pd prende le distanze, precisando che le molestie sarebbero state compiute da una singola persona. Da parte del movimento Lgbtq+ silenzio assoluto, che stride con l’orgoglio e la trasparenza proclamata in queste ore. Nessuno ha saputo fornire l’identità del molestatore.

Il mondo politico  si interroga sulla inquietante deriva della manifestazione di sabato a Milano.  “Al Pride si parla di diritti, si inneggia alla libertà di tutti, di dire, di pensare, di agire. E dunque, mi chiedo, come sia stato possibile che si sia lasciato spazio a molestie, a quanto di più offensivo per la libertà di ciascuno di non essere oggetto di abusi”, commenta il deputato milanese di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio.

“I quattro giornalisti che sono stati molestati durante l’evento a Milano – prosegue la parlamentare di FdI – hanno tutta la mia solidarietà. Questa è la difesa dei diritti che viene inneggiata durante le manifestazioni di piazza organizzate dalla sinistra come il Pride? I diritti andrebbero difesi in maniera diversa, senza necessità di urlare e di strafare: basterebbe rispettare le persone”.

In FdI c’è anche chi, come Riccardo De Corato, che rammenta come la manifestazione non sia stato proprio un inno all’amore. “Oltre a questo episodio – osserva il deputato di FdI – il pomeriggio del sabato milanese, ha visto anche diversi insulti e urla contro il Premier Meloni, l’intero Centrodestra, nei confronti di Israele ed a favore della Palestina, oltre a cartelloni contro Papa Francesco. Di questi gravi fatti, da parte degli Lgbt non è arrivata come al solito nessuna condanna. Abbiamo assistito al consueto scenario che avviene ogni anno durante questa manifestazione. Atteggiamenti – conclude De Corato – davvero indecorosi e vergognosi”.

La domanda, semmai è un’altra: a fronte dei 4 giornalisti che hanno denunciato le molestie sessuali, quante altre sono avvenute al Pride di Milano che non hanno avuto altrettanta visibilità solo perché il manifestante era un privato cittadino?

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