Al Piccolo Eliseo di Roma, il 5 marzo, ore 18,00, ‘Percorsi nella storia dell’Arte’ con Giuseppe di Giacomo

Lunedì 5 marzo 2018 ore 18.00

Piccolo Eliseo
Via Nazionale, 183 – Roma

Percorsi nella storia dell’Arte

Giuseppe Di Giacomo

Ciclo di sei incontri

dal 6 marzo al 22 maggio 2018 – ore 17.00

Il nuovo ciclo di conferenze di Giuseppe Di Giacomo propone una riflessione che, muovendosi fra tradizione e modernità, mira a evidenziare alcuni tra i più significativi snodi estetico-filosofici della grande arte occidentale: dal tema dell’icona, intesa come paradigma di ogni possibile immagine artistica, alla questione del rapporto che lega non soltanto visibile e invisibile, ovvero immanenza e trascendenza, ma anche arte e vita, vale a dire arte e realtà. In questa prospettiva, verrà tracciato un itinerario nel quale a essere messa a fuoco – nelle sue molteplici connessioni con la filosofia, la letteratura e il mondo della cultura in generale – è l’intera storia dell’arte occidentale: da alcuni tra i grandi maestri del Rinascimento (Tintoretto, Tiziano e Veronese) fino alla produzione di autori moderno-contemporanei riconducibili alla linea dell’Arte informale e materica, passando attraverso l’Astrattismo della prima metà del Novecento e l’Espressionismo astratto americano.

1)  Martedì 6 marzo ore 17.00

Arte e verità dall’icona all’immagine

L’icona greco-russa si presenta come un’immagine strutturalmente “inquieta”, un’immagine oscillante tra eternità e tempo, tra immanenza e trascendenza, tra finito e infinito.

2)  Martedì 20 marzo ore 17.00

Tintoretto

L’arte di Tintoretto esalta l’immanenza, la pesantezza, il corpo, in una violenza e in una drammaticità che lasciano sullo sfondo la possibilità stessa di una redenzione e di un senso finale.

3)  Martedì 17 aprile ore 17.00

Tiziano e Veronese

L’arte di Tiziano e di Veronese è caratterizzata dalla tendenza a trasfigurare l’opacità della materia nella trasparenza, nell’equilibrio e nella perfetta compiutezza della forma.

4)  Martedì 24 aprile ore 17.00

Astrattismo europeo ed Espressionismo astratto americano

Quella espressa dalla grande arte astratta –, con autori come Malevič, Mondrian e Kandinsky – è un’arte che si nutre di spiritualità, e dunque di trascendenza, senza però negare l’importanza fondamentale assegnata agli elementi sensibili dell’opera, vale a dire alla dimensione fisico-materiale dell’immanenza.

5)  Martedì 8 maggio ore 17.00

Immanenza e trascendenza nell’arte informale e nell’arte materica

Nel rinunciare a quella forma figurativa che, nell’arte tradizionale, è sempre stata caratterizzata dal primato della verticalità, quella produzione artistica del Novecento definita “Informale” propone una forma che appare non soltanto deformata e sfigurata, ma anche dominata dalla dimensione dell’orizzontalità. Jean Dubuffet, Jean Fautrier, Alberto Burri, Emilio Vedova, Antoni Tàpies e Anselm Kiefer.

6)  Martedì 22 maggio ore 17.00

L’arte contemporanea tra figurazione e sfigurazione

L’arte di Picasso e quella di Matisse si presentano come l’espressione paradigmatica di due tendenze che, in modi diversi, attraversano tutta l’arte del Novecento: da un lato la tendenza all’immanenza e, dall’altro lato, quella alla trascendenza.

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