Al teatro Brancaccino di Roma in scena ‘Crimini tra amici’

All’interno della seconda edizione di ‘Spazio del racconto’ al Teatro Brancaccino di Roma  va in scena ‘Crimini tra amici’ dal 10 al 20 novembre. Quattro coinquilini. Quattro amici. Quattro studenti. Quattro idealisti.   Una black comedy politico-culinaria che non manca di ironia ed una (quasi) ferrea logica criminale: tra incidenti, malintesi, risate, paura, vino, torta di mele e una strana bottiglia. ‘Crimini tra Amici’, nasce dalla volontà di riportare a teatro uno dei generi più accantonati degli ultimi tempi: la commedia noir, dalle tinte cupe ma dall’umorismo incontenibile e dissacrante. Nel farlo, coglie l’occasione per sfiorare un grande ventaglio di argomenti controversi, scomodi, non troppo politically correct: questioni spinose e irrisolte, di cui sentiamo quotidianamente straparlare, spesso a vanvera. Mafia, pedofilia, religione, immigrazione, terrorismo, omosessualità, nazismo, sono solo alcuni dei temi trattati con intelligenza e sarcasmo, nel tentativo di mostrare che qualsiasi credo, di qualunque natura esso sia, se trasformato in fanatismo ottuso possa portare comunque alla rovina e trasformarsi in qualcosa di dannoso. Il ‘gioco delle parti’, mai come in questo caso è fondamentale. La febbre che sale ai quattro protagonisti dopo ogni omicidio segna un gradino di una scala che si può solo salire, senza mai tornare indietro, fino al completo ribaltamento delle parti. I ragazzi infatti non fanno altro che trasformarsi loro stessi in tutto quello che cercano di combattere: cieca intolleranza, esaltazione pericolosa, oppressione violenta della libertà di pensiero. Ahmed, Eva, Giulia e David sono quattro amici che condividono un appartamento. Studenti brillanti, ragazzi di ampie vedute e sani principi, una sera tra le tante si ritrovano attorno al loro tavolo intenti a preparare cena e, a causa di un piccolo imprevisto, si ritroveranno un ospite sconosciuto a tavola, che si rivelerà ben presto un pericoloso simpatizzante del nazifascismo. Per legittima difesa, quando questi estrae una pistola i ragazzi lo uccidono colpendolo con una coltellata letale. Spaventati e sconcertati dal crimine compiuto, terrorizzati dalle possibili conseguenze di quel gesto, i ragazzi si convincono non solo di non aver avuto scelta, ma di aver addirittura commesso una buona azione. Questo è il punto di non ritorno: da quel momento, la loro sete di giustizia li porterà ad invitare sistematicamente nuovi immorali ospiti a cena, in un folle tentativo di ripulire il mondo dalla gente malvagia. In una violenta girandola di omicidi, cene, personaggi, discussioni, risate e imprevisti, capita alla loro tavola anche Ferrari, il potenziale prossimo primo ministro, dalle idee estremiste e radicali. Ma il gioco sfugge di mano. Regia di Massimiliano Vado, di e con Teresa Federico, Andrea Sorrentino, Luisa Belviso, in scena con Valentina Ruggeri, Sebastiano Gavasso, Diego Migeni.

 

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