Al Teatro Politeama di Napoli, in Via Monte di Dio 80, da venerdì 3 a domenica 5 gennaio 2020, il Teatro Club Gino Roma porterà in scena ‘Na Santarella, con la regia di Mario Roma e l’adattamento di Gino Roma, una rappresentazione ispirata all’operetta di Meilhac e Millaud, intitolata “Mam’zelle Nitouche”, e alla trasposizione di Scarpetta intitolata ’Na Santarella”, la cui traduzione dal francese venne curata da Regina D’Antigny, nonna di Regina Bianchi.
La commedia, in omaggio agli abbonati del teatro Augusteo, ma offerta al pubblico a un prezzo speciale, si snoda in tre atti ed è recitata in dialetto napoletano con l’inserimento di parti cantate d’ispirazione francese, fino a diventare una piccolissima operetta musicale.
Sullo sfondo di una bellissima Napoli di fine ‘800, intrecci, equivoci e il ritmo serrato della recitazione, danno vita a una commedia dinamica e sempre gradevole, con continui colpi di scena e situazioni esilaranti, accompagnati da musiche e danze senza tempo.
Felice Sciosciammocca ha una doppia vita, di giorno suona musiche sacre come organista del convento delle Rondinelle e insegna musica alle educande, mentre di notte, in gran segreto, si reca a Napoli, dove sotto la falsa identità di “Arturo Maletti” è conosciuto come autore di operette, di cui una dal titolo “La figlia dell’imperatore”.
Il suo segreto viene però scoperto da un’educanda sbarazzina, Nannina, detta “santarella” per il fatto che ostenta con tutti, specie con la madre superiora Suor Rachele, un comportamento ingenuo e innocente.
Lo zio di Nannina decide di darla in sposa al tenente Eugenio Porretti, ufficiale di cavalleria. Suor Rachele, tenendola all’oscuro di tutto, decide di mandarla a Roma dal futuro sposo, insieme a don Felice, suo maestro di canto. Ma Nannina, appassionata dell’operetta di Sciosciammocca, che conosce a memoria, lo ricatta, minacciando che se non la condurrà al Teatro del Fondo, dove è messa in scena “La figlia dell’imperatore”, rivelerà alle monache la sua attività licenziosa di autore di operette.
La prima donna dello spettacolo, Cesira, ingelosita dalla presenza della ragazza, che crede amante di Felice, abbandona la scena per essere sostituita da Nannina, di cui il tenente Eugenio Porretti casualmente si innamora, ignaro che ella sia la ragazza che gli è stata promessa in sposa… ma il resto lo scoprirete venendo a teatro.
Personaggi e interpreti: Don Felice Sciosciammocca – Luciano Raiola; Nannina Fiorelli – Roberta Esposito; Conte Eugenio Porretti – Luca Capano; Don Angelo Cannone – Salvatore Mirolla; Suor Rachele – Susy Piezzo; Suor Graziella – Alessandra Oliviero; Suor Teresa – Silvia Esposito La Rossa; Suor Carmela – Carmela Maria; Suor Angela – Raffaella D’Alessio; Nicola, impresario – Davide Speranza; Cesira Perrella – Diana Ausiello; Marchesino Sparice – Alessandro Borrelli; Carmela – Imma Caro Esposito; Amelia – Alessandra Oliviero; Clelia – Cira Preite; Elvira – Ilaria Colamarino; Antonietta – Mary J. Noto; Margherita – Ivana Riccio; Teresina – Silvia Esposito La Rossa; Vincenzo, Custode Teatro – Enzo Di Donna; Delegato P.S. – Michele Zarmoletti; Garzone Caffè – Vittorio Urciuolo; Ciccillo – Giuseppe Merola; Carluccio – Andrea Cozzuto; Luigino – Federico Raiola; Maestro Musica – Franco Martucci.
Le educande: Chiara Falanga, Rita Beatrice Sannino, Lea Quaranta, Silvia Gallo, Chiara Loffredo, Sara Zannini, Eleonora D’Aquanno, Giada Scognamiglio, Carolina Perone, Roberta Maniscalco.
Coordinamento generale: Renato Roma; scenografie: Davide Speranza, Salvatore Mirolla, Franco Martucci; vocal coach: Jessika Crispino; coreografie: Ivana Riccio; musiche: Roberto Esposito; organizzazione: Cira Palomba, Ciro Ghirelli, Benedetta Roma, Franco Mangone; costumi: Diana Ausiello e Nunzia Gioielli.