E’ una domenica pomeriggio uggiosa a Roma. Nel cuore di uno dei quartieri più popolari si apre a noi il “Teatro Biblioteca del Quarticciolo”. Il teatro nasce dal recupero e dalla trasformazione dell’ex mercato Quarticciolo, su progetto dello Studio di Architettura F. Pepe & A. Preziosi.
Nonostante l’orario, una piccola folla si addensa davanti l’ingresso, pronta ad assistere all’opera di Marta Dalla Via “Le parole non sanno quello che dicono”.
La sala che ci accoglie è piccola e confortevole, il palco è li, davanti a te. E ti porta a pensare di essere parte attiva dello spettacolo. E così’ sarà.
Una Stand-Up Comedy dove l’interazione con il pubblico non sarà solo mentale, ma fisica.
Uno spettacolo interamente dedicato alle “Parole” e sui loro effetti collaterali, sulla consapevolezza di chi le pronuncia.
Urgente in questo periodo storico. Necessario e coraggioso in un momento in cui il dibattito sui confini della libertà di espressione è centrale. L’uso dei social e l’abuso del politicamente corretto, che viene vissuto più come un bavaglio che come salvezza. Lo spettacolo ci porta a dover derimere la questione delle questioni ai giorni nostri. “La libertà di espressione è sempre lecita? Anche quando si parla a “sproposito”? Le migliaia e migliaia di persone che vengono offese, umiliate, discriminate e migliaia e migliaia di persone nel mondo che offendono, umiliano, discriminano, e condannano attraverso certe parole.
Marta Dalla Via si interroga e coinvolgendo il pubblico lo interroga se è più importante cambiare le parole o le cose che quelle parole intendono e quanto il “Contesto” influisca sul significato che noi diamo a quelle parole.
E nella comicità, dove dietro una battuta vi è un lavoro complesso sui tempi comici e sul messaggio, si può poter dire “Era solo una battuta”?
Non ci sono risposte chiare. Non ci illumina sulla strada della verità. Nelle sue interazioni con il pubblico, stimola la riflessione, i controsensi e le ipocrisie che tutti noi usiamo ogni giorno nell’uso della parola.
Spettacolo proattivo, riflessivo ed a tratti sfidante.
Marta Dalla Via, artista vicentina si diploma presso la scuola di teatro di Bologna “Galante Garrone”. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti, quali il Kantor nel 2010 e l’Hystrio nel 2014. Ha collaborato con vari artisti come attrice, autrice e regista tra questi Corrado Augias, Serena Sinigaglia, Massimo Venturiello, Fabrizio Arcuri, Giulio Casale, Tiziano Scarpa, Silvia Gribaudi, Natalino Balasso, Piergiorgio Odifreddi, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Babilonia Teatri. Nel 2019 ha vinto il premio Melato per il teatro.
Barbara Lalle