Dal 25 al 27 settembre, alle Officine Farneto di Roma, si terrà la manifestazione Atreju 2015 intitolata ‘Terra Nostra’ e promossa da Fratelli d’Italia. ‘Non è una festa di partito ma il luogo in cui si ritrova la destra italiana’, afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. La Meloni lancia un appello per ricomporre la diaspora della destra e tornare a battersi insieme, precisando, al contempo, che il marchio di fabbrica di Fratelli d’Italia non compare sulla tre giorni proprio perché tutti devono sentirsi a casa. Atreju, ha sottolineato, vuole essere un luogo da cui far partire la ricostruzione di un centrodestra che alle ultime regionali ha dimostrato di essere competitivo se unito. L’importante è trovare un terreno comune che non sia un accordo di vertice, ma galvanizzi chi in questo Paese non vuole morire renziano. Il filo conduttore della manifestazione, che quest’anno raggiunge la 18esima edizione, è il tema dell’identità. Si parte venerdì con l’Europa, si prosegue sabato con l’Italia, si finisce domenica con la destra. Ogni giornata, poi, è a sua volta sviluppata su tre momenti: ‘Il racconto’, animato dalle testimonianze di italiani più o meno noti che parleranno del loro rapporto con Europa, Italia e destra; ‘Il confronto’, tavole rotonde sui temi dell’attualità con esponenti di tutti i partiti politici; ‘ L’officina Atreju – Le primarie del centrodestra’, quando i leader dei partiti di centrodestra illustreranno la loro idea sul modello politico intorno al quale ricostruire l’area. Parteciperanno agli incontri Roberto Maroni, intervistato da Alessandro Sallusti, Silvio Berlusconiintervistato da Nicola Porro e la stessa Giorgia Meloni intervistata da Paolo Del Debbio. Di peso anche i nomi dei relatori dei due confronti, uno dedicato al tema “Europa 2015, viaggio al termine della notte. L’immigrazione, l’economia, il governo del continente”, l’altro a “Italia 2015: alla ricerca del tempo perduto. Identità smarrita, sovranità svenduta, solidarietà negata”. Sui due eventi, si va dal ministro della Difesa Roberta Pinotti al presidente del Pd Matteo Orfini, passando, tra gli altri, per Ignazio La Russa, Renato Brunetta, Fabio Rampelli, Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello.
Cocis