Al via le “parlamentarie” del M5S, Grillo: “Escluso chiunque piloti il voto”

E’ tempo di primarie in Italia.  Capitolo chiuso per il Pd, punto interrogativo per il Pdl e work in progress per il M5S.  Diversi i candidati, come diverse sono, da partito a partito, le regole del voto. Del tutto fuori dal comune quelle adottate dal  Movimento 5 Stelle, il primo partito, secondo Grillo, che sceglierà on line i suoi parlamentari. E da questa  mattina infatti,  il leader di M5s ha dato il via su internet alla selezione di candidati . In tutto  1.400, che potranno essere votati da oggi a  giovedì dalle 10.00 alle 17.00 di ogni giorno (con l’eccezione di martedì, quando si voterà fino alle 21 e giovedì, con ‘urne’ aperte fino alle 20).

“Tutti coloro che hanno accettato la candidatura – ha spiegato Beppe Grillo sul suo blog – non hanno precedenti penali, non sono in carica come sindaci o consiglieri, non hanno fatto due mandati. Può  votare chi era iscritto al M5S al 30/9/2012 e ha inviato i suoi documenti di identità digitalizzati. Il voto non costerà nulla”.

“Non sono primarie – ha sottolineato il fondatore del Movimento 5 Stelle – con leader di cartapesta, ma ‘parlamentarie’ con cui si comporranno le liste elettorali di tutta Italia senza l'intermediazione dei partiti. Non ci saranno 'nominati' in Parlamento, ma cittadini che possono entrare come portavoce nella macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica. Il percorso per arrivare al voto on line è stato complesso, può essere che ci siano stati degli errori, che qualcuno per i motivi più  diversi non sia riuscito a candidarsi o che si sia candidato senza averne i requisiti, in questo ultimo caso vi prego di segnalarlo. Quando, circa un mese fa, annunciai le ‘parlamentarie’ del M5S, vi chiesi – ha detto il comico ai lettori del blog – di darmi una mano, ve lo chiedo ancora oggi. Senza soldi, senza media, con contro l’intero Sistema e i suoi cani da guardia, siamo arrivati fino a qui, ma senza il vostro supporto e il vostro calore, non potremmo proseguire, ne' andare da nessuna parte”.

“Che io sappia – ha ribadito Grillo – è la prima volta al mondo che un movimento, sulla carta il secondo italiano, sceglie i suoi parlamentari on line senza alcun filtro. Sono la vera anima del Paese. Pubblicheranno on line tutte le spese che sosterranno. Il M5S lascerà  allo Stato i rimborsi elettorali per un valore di circa 100 milioni di euro. Qualche partito si unisce al club? ‘Allons enfants della Patrie …’ Ci vediamo – conclude – in Parlamento e sarà  un piacere”.

Inoltre, avverte Grillo, sarà escluso dalle primarie  “chi cercherà di pilotare il voto, sia che si tratti di candidato che di votante”. Uno 'statuto' quello che regola le primarie dei grillini che non fa una piega, almeno in apparenza. Un movimento che si professa antipartito, ma che indice le primarie, come qualsiasi altro partito; un movimento che invoca trasparenza, tanto da 'promettere pene severe' per chiunque contravvenga a tale principio. Poi, però, permette ai candidati di inserire sul web i propri documenti, ma non fa menzione di nessun curriculum che possa consentire  agli elettori di orientarsi nel voto. Con queste premesse è dura crederti, Grillo.

 

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