Alcoa. Si arrampicano sui cancelli del ministero, operaio ferito

Alcuni operai dell’Alcoa si sono arrampicati sui cancelli dell’ingresso del ministero dello Sviluppo economico per protestare contro il blocco degli impianti. Uno di loro ha avuto un malore. Sul posto i vigili del fuoco che lo hanno imbragato per soccorrerlo. Scortato dalla polizia è stato caricato in ambulanza. Poco prima non lontano dall’ingresso del ministero era stata esplosa una bomba carta. La protesta è stata inscenata questa mattina da alcune decine di operai dell’Alcoa, di fronte a Palazzo Montecitorio. Un sit-in rapido ma molto rumoroso, mentre al ministero dello Sviluppo Economico sono previsti oggi gli incontri sullo stabilimento Alcoa di Portovesme e sulla vicenda della Carbosulcis. “Siamo qui, spiega Daniela Piras, segretario territoriale Uilm, perché è questa la sede naturale della vertenza, non è una vertenza aziendale, è una situazione che colpisce tutto il territorio e merita l’attenzione dei massimi esponenti di tutto il governo italiano”. Dunque, non solo il ministero dello Sviluppo Economico. “Il tavolo, le fa eco un operaio dell’Alcoa, deve essere spostato a Palazzo Chigi. Io sono stato assunto l’anno scorso, ad aprile, e sono fortunato perché posso aspirare alla cassa integrazione, ma sono stato precario per 4 anni e di precari, padri di famiglia, ce ne sono tanti che rischiano di rimanere per strada. Il governo deve trovare una soluzione”.

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