Un suggerimento a Monti e un accorato appello a Umberto Bossi. Angelino Alfano interviene dal palco di Orvieto, a conclusione della scuola di formazione del partito dove non si è fatto vedere Silvio Berlusconi. E il segretario del Pdl subito si rivolge a Umberto Bossi, invitandolo “in vista delle amministrative” a “non consegnare il Nord alla sinistra”. “Ci rendiamo conto che a Roma siamo separati, ma alla Lega chiediamo di non consegnare il nord alla sinistra”.
Per Alfano “alle prossime elezioni amministrative si deve fare come stanno facendo il Pd e l’Idv, che a livello nazionale sono separati ma poi a livello locale si presentano uniti”. E aggiunge, “credo che tantissimi imprenditori del nord apprezzerebbero questa scelta”. Il segretario del Pdl sminuisce l’importanza delle elezioni di maggio che consegneranno “alleanze che non corrispondono a ciò che in futuro si realizzerà. Noi affronteremo le elezioni serenamente, con la consapevolezza che le gare nei comuni sono gare nei comuni e chiediamo ai cittadini il rispetto e un premio per chi ha, come ha atto il Pdl, badato in questa fase solo all’interesse del Paese”.
Alfano mette subito in chiaro che il Pdl resta determinante per la politica del Paese. “L’altro giorno, abbiamo dato un dispiacere a qualcuno che si era affezionato all’idea di un Pdl in ginocchio e all’angolo, da rosolare e a fuoco lento. Ci dispiace di aver deluso chi era affezionato a questa idea, ma il Pdl resta al centro della scena e resta il primo partito italiano”.
“Mi convinco ancora di più dopo questi tre giorni – sottolinea Alfano – il Pdl è l’unico partito che ha la ricetta giusta per il Paese”. Il grande assente ad Orvieto è Silvio Berlusconi che non si è fatto vedere, forse, per non oscurare nessuno. Ma il suo delfino ribadisce che senza la sua “intuizione oggi non saremmo qui a parlare”.
Quanto all’azione del governo Monti, che si regge anche grazie proprio al Pdl, Alfano assicura di voler fare “le riforme costituzionali. Certo vorremmo fare di più. Vogliamo completare la riforma della giustizia”. E al presidente del consiglio lancia un avvertimento. Le priorità di questo governo però devono essere altre. “Lavoro, lavoro, lavoro”. Il Pdl dal canto suo vuole stare vicino ai cittadini, che troppo spesso si trovano a vivere la crisi economica da soli, senza aiuti da parte delle banche.
“Se è crisi, è crisi per tutti. Un pò di pegno lo pagano i cittadini, un pò di pegno devono pagarlo anche le banche, perché il conto della crisi non possono pagarlo solo i cittadini” dice Alfano. Il leader Pdl garantisce che “l’azione della settimana che verrà da parte nostra sarà una vigilanza permanente sull’azione delle banche e un pressing su Monti affinché le banche diano trasparenza, attraverso i siti internet, di come impiegano i soldi ricevuti dalla Bce: vogliamo chiarezza”. Per il segretario del Pdl, è “questa l’agenda del Paese, non dobbiamo occuparci di altro perché i cittadini non ci chiedono riflessioni filosofiche ma di risolvere la crisi economica”.