Le morti causati da annegamenti in Algeria, hanno assunto l’aspetto di una strage. Nonostante gli appelli alla prudenza, messaggi pubblicitari lanciati da parte del governo, le persone che hanno perso la vita dall’inizio del mese scorso sono 112. Un numero che, tenderà ad aumentare nel mese sacro del ramadan quando in moltissimi, soprattutto i più giovani, interrompono la sera e la notte il digiuno dandosi appuntamento sulle spiagge per mangiare e, quindi, fare il bagno. Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, il bilancio sarebbe potuto essere molto più grave poichè, in una serie di interventi soprattutto sulle spiagge non sorvegliate, sono state salvate oltre ventimila persone. Gli annegamenti non riguardano solo le spiagge (55 le vittime, 39 in zone vietate alla balneazione), ma anche fiumi, bacini e dighe (57).
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