Alimentazione “detox”: esiste davvero e come funziona?

Sempre più diffusa sulla bocca di influencer ma anche di professionisti del settore, la dieta “detox” è più marketing che nutrizione.

Alimentazione “detox”: esiste davvero e come funziona?

Spesso si sente parlare di giornate detox, di alimenti, bevande e infusi dalle mistiche proprietà depurative, manco si stesse parlando di film fantasy. Con questo non si vuole intendere che sia impossibile seguire una sana alimentazione, che permetta al corpo di stare bene e funzionare al meglio, ma bisogna prestare attenzione e seguire i consigli giusti dei professionisti, senza cadere nella trappola marketing del “detox” a tutti i costi.

Da dove nasce il concetto di “Detox”?

Il termine detox o detossificante prevede già al suo interno, la presenza del termine “tossina”. Ma cosa si intende per tossina? secondo la scienza si tratta di sostanze esogene dannose per l’organismo (come alcol o droghe), che possono provocare danni ad organi e tessuti. Quindi già da questo si può capire come il concetto di detox si inizi a sgretolare. Magari ci si può riferire all’inquinamento ambientale, all’assunzione di alimenti poco salutari o al concetto di iperalimentazione, ma se pure fosse, le strategie che si adottano per far stare meglio il corpo sarebbero del tutto sbagliate. Vengono utilizzate bevande drenanti o lunghi regimi di digiuno, per non parlare della pratica del “salto del pasto”: una serie di strade che difficilmente possono portare ad una migliore condizione fisica. L’osservazione che andrebbe fatta non è quella di catalogare gli alimenti come “cattivi” o “buoni” per la salute, piuttosto bisognerebbe capire che tutte le sostanze nutritive che mangiamo possono avere risvolti meno salutari per il corpo, se assunte in quantità eccessiva. Anche bere litri e litri d’acqua in piccole finestre temporali potrebbe provocare più risolti negativi, che positivi. Come diceva il celebre medico Paracelso: “è la dose che fa il veleno” e quindi è necessario seguire un’alimentazione sana e equilibrata, che non si concentri sulla demonizzazione di determinati alimenti.

Come fare una vera dieta “disintossicante”?

Partendo dal presupposto che il corpo umano dispone già di organi deputati alla detossificazione, come fegato e reni, il concetto che bisogna far passare per “dieta disintossicante” è quello di un regime alimentare che possa aiutare l’organismo a sentirsi più leggero e ad avere una digestione più facile, mangiando tutto e accaparrandosi quei nutrienti necessari per la crescita e il corretto funzionamento di cellule, tessuti e organi. Se si segue un corretto schema alimentare sarà anche possibile coadiuvare i naturali processi di detossificazione dell’organismo e allontanare con maggiore facilità le scorie e i metaboliti che normalmente si vengono a formare all’interno dell’organismo. Una dieta di questo tipo si baserà sul consumo di:

Alimenti che presentano una facile digestione;

Alimenti con ridotto apporto di grassi e proteine (soprattutto di origine animale);

Alimenti vegetali e integrali ricchi di fibre;

Alimenti che possono contenere molecole epatoprotettive, in grado di apportare benessere al fegato e agli organi deputati alla naturale detossificazione dell’organismo;

Acqua per una buona idratazione

Alimenti che presentano una facile digestione:

Quando il corpo si trova impegnato in lunghe ed elaborate digestioni, derivanti da pasti troppo abbondanti, sottrare spazio alle altre attività che svolge o le rallenta. Per questo motivo il consumo di alimenti facili da digerire può facilitare anche le attività svolte dal fegato e dagli altri organi dell’apparato digerente.

Riso, pasta, patate sono ottime fonti di carboidrati facili da digerire e assimilare. Infatti, gli amidi presenti in questi alimenti iniziano la loro digestione già a partire dalla bocca.

Il pesce bianco (nasello o merluzzo) è privo di grassi e quindi presenta una digestione molto facile.

Le verdure, in particolar modo i fogliacei come spinaci, biete e tutti i tipi di insalata, hanno una rapida digestione e sono ricchissimi di fibre.

Alimenti con ridotto apporto di grassi e proteine:

Gli alimenti ricchi di proteine come la carne hanno digestioni molto prolungate, che avvengono quasi esclusivamente ad opera dello stomaco. Inoltre, la carne rossa è ricca anche di grassi saturi e di altre sostanze chiamate nitrosammine, che in grandi quantità non sono di certo amiche dell’organismo. La carne rossa dovrebbe essere consumata al massimo 1 volta a settimana e dovrebbe sempre essere accompagnata da una grande porzioni di verdure fogliacee. Da preferire sono sempre le carni bianche come il tacchino, il pollo e il coniglio.

Alimenti vegetali e integrali ricchi di fibre:

I vegetali e i prodotti integrali sono ricchi di nutrienti importantissimi per l’intestino come le fibre. Le fibre sono sostanze che aiutano il benessere dell’intestino e della microflora batterica enterica che vi risiede, ma hanno anche la funzione di essere dei “detossificanti naturali”. Questi nutrienti, infatti, riescono a modulare e quindi ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale, ma riescono ad intrappolare anche scorie e altre molecole di scarto presenti negli alimenti, permettendone l’eliminazione attraverso le feci. Per introdurre quantità di fibre sufficienti a garantire tali effetti, è possibile assumere alimenti come:

Alimenti integrali (pane, pasta e cereali);

Frutta (mele, frutti rossi e kiwi);

Verdura (Finocchi, carciofi, spinaci e lattuga);

Legumi (ceci, fagioli, lenticchie)

Molecole epatoprotettive:

Boldo, carciofo e cardo mariano, sono tra gli ingredienti vegetali più famosi per il loro effetto epatoprotettivo e sono presenti, infatti, in tantissimi integratori e prodotti salute per il benessere del fegato. Gli attivi vegetali presenti in queste fonti naturali riescono a coadiuvare le attività del fegato e ad arrecare beneficio a tutto l’apparato gastro-intestinale. Riducono anche la quantità di colesterolo e quindi favoriscono il benessere cardio-vascolare, attraverso processi che riguardano la produzione e secrezione di bile.

La giusta idratazione:

La raccomandazione principale che viene fatta prima di iniziare una dieta è sempre quella di bere. Ma come si deve bere?  L’acqua, in particolar modo l’oligominerale, riesce ad allontanare i liquidi che altrimenti rimarrebbero intrappolati all’interno dei tessuti e aiuta il meccanismo di riduzione del gonfiore e depurazione dei tessuti. Bisogna bere circa 1,5 – 2 L di acqua al giorno, con assunzioni ben distanziate nel tempo. Nel caso in cui non si riesca a bere con facilità, è possibile consumare anche tisane, tè e acque aromatizzate ma senza aggiungere zucchero o altri dolcificanti.

Prima di iniziare un regime alimentare di qualsiasi tipo, soprattutto se restrittivo, è sempre bene rivolgersi ad un professionista della nutrizione che saprà indicare il piano alimentare più adatto alle proprie esigenze di salute.

Fonte:  Biagio Flavietti Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisco dal 2017 Farmabook, una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavoro come web editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

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