Alitalia, 310 nuove assunzioni. Renzi: “se vola Alitalia vola l’Italia”

ROMA – Cieli sempre più sereni per Alitalia. Entro la fine dell’anno la compagnia aerea assumerà trecentodieci dipendenti a tempo indeterminato. Lo prevede il nuovo contratto firmato stamattina tra azienda e rappresentanti dei lavoratori. Un accordo che è un “primo passo importante fatto dalla nuova Alitalia in termini di occupazione”, afferma Emiliano Fiorentino, Coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il Trasporto aereo. Un accordo, questo, importante per chiunque, compagnia e lavoratori, per imboccare quella rotta che potrà riportare Alitalia al livello che le compete. Perché “se vola Alitalia vola l’Italia”, come ha detto Matteo Renzi.
Dunque, secondo quanto apprende l’Agi, i nuovi contratti interesseranno i settori della manutenzione (140 tutti per gli ex dipendenti in mobilità) e 170 il personale di terra (‘ground’ come viene indicato in gergo aeronautico). Di questi 170 lavoratori, 115 sono stagionali che verranno stabilizzati mentre gli altri 55 sono ex dipendenti attualmente in mobilità. Altre fonti sindacali, poi, assicurano che ci saranno una trentina di assunzioni (15 piloti e 15 assistenti di volo) che saranno destinati al rafforzamento del Cityliner (il vettore regionalr del gruppo), secondo l’accordo tra azienda e sindacati siglato lo scorso 7 maggio.
“Questo e’ il primo passo importante fatto dalla nuova Alitalia in termini di occupazione, il primo segno tangibile verso la ripartenza di un’azienda che in tanti ci aspettavamo e speravamo”, commenta Emiliano Fiorentino a conclusione del lungo incontro tra Alitalia e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil; Fit-Cisl; UilTrasporti e Ugl Trasporto Aereo. Un percorso, sebbene “ancora lungo”, che permetterà di “guardare il brutto momento passato alla fine dello scorso anno con altri occhi”, dice ancora il sindacalista. “Probabilmente il prezzo pagato non è stato l’ennesimo sacrificio a vuoto dei lavoratori ma le fondamenta su cui ripartire”. Il Coordinatore nazionale ha poi sottolineato come ora ci si aspetti che “le altre aziende, che a luglio 2014 direttamente o indirettamente hanno preso un impegno in termini di occupazione davanti al Governo e alle istituzioni, onorino quanto sottoscritto”. Insomma, tutte buone notizie per la ex compagnia di bandiera che giungono a poche ore dalla visita del premier (prevista per le 10) all’aeroporto di Fiumicino per intervenire alla presentazione del nuovo marchio Alitalia. Qui, il Presidente del Consiglio, ha promesso che cercherà “di rendere il Paese vivo e dinamico, un laboratorio e non solo un museo delle cere”. Si è poi rivolto ai 1.500 dipendenti della compagnia aerea presenti, ma anche a tutti gli italiani, chiedendo “di allacciare le cinture: qui stiamo decollando davvero, piaccia o non piaccia. Stiamo rimettendo il Paese come deve correre. L’Italia ha bisogno di recuperare il tempo che ha perso. Il decollo di Alitalia è quello dell’Italia, se vola Alitalia vola l’Italia”, ha poi concluso Renzi.

Alessandro Moschini

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