Un aereo della compagnia Alitalia in fase di decollo dall'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma-Fiumicino, 6 gennaio 2019. E' in atto un nuovo round di contatti in Usa per Ferrovie dello Stato per continuare il dialogo con Delta avviati a dicembre su Alitalia. Come anticipato dal quotidiano il Messaggero, dopo l'ultimo incontro avvenuto a dicembre, conferma una fonte vicina al dossier, nei giorni centrali della prossima settimana gli advisor ed una delegazione delle Ferrovie vedrà ad Atalanta gli uomini di Delta e si cominciano stringere le maglie del piano in vista della scadenza del 31 gennaio. Entro quella data infatti dovrebbe essere messo a punto il piano industriale anche se poi di fatto ci saranno altri cinque mesi per definire l'operazione. ANSA/ TELENEWS

Alitalia, brusca frenata. Patuanelli: “La soluzione di mercato non c’è più”

L’allarme del ministro Patuanelli su Alitalia. Il passo indietro di Atlantia apre nuovi scenari per quanto riguarda il rilancio della compagnia di bandiera: “Al momento – ha precisato il titolare del Mise al Senato – non c’è una soluzione di mercato. Stiamo valutando le soluzioni alternative. Non possiamo concedere ulteriori proroghe visto che la strada del consorzio non esiste più“. Sulla possibilità di privatizzare la compagnia ha detto: “Sono dieci anni che si tenta di raggiungere questo obiettivo ma Alitalia ha una dimensione che il mercato non accetta“.

Sulla questione Alitalia è intervenuto anche il vice ministro Buffagni: “Alitalia è stata messa sul mercato con una gara ma le aziende non sono arrivate a fare una offerta sostenibile. Ora ci troviamo davanti a un bivio. O si trovano strade alternative oppure si deve proseguire nella direzione che prevede la norma. Il momento non è dei più semplici ma dobbiamo prendere una decisione“.

In realtà la brusca frenata è arrivata nei giorni scorsi quando Atlantia si è tirata fuori dalla corsa. Un passo indietro che potrebbe avere anche un effetto decisivo sulla vicenda delle concessionarie ad Autostrade.

 La brusca frenata preoccupa  i sindacati che chiedono al governo una soluzione immediata. Si valuta anche la possibilità di ulteriori scioperi nel periodo natalizio. Intanto, il premier Conte precisa che la “soluzione di mercato è la più logica” ma il governo sta valutando anche altre possibilità. Diversi i nodi da sciogliere ma la strada si è sicuramente complicata. Lo sa bene Palazzo Chigi chiamato ad una nuova strada per il rilancio della compagnia di bandiera.

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